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sono segnati in molti calendarii. Così si liberano dai mesi
diseguali, e che non seguono la luna.
Lo stesso fanno gli astronomi. Questi chiamano giorno 0
di un anno comune il giorno che precede il 1° gennaio, cioè
l’ultimo giorno dell’anno precedente.
Per esprimere il giorno g del mese m in giorno dell’anno,
basta sommare g col numero dei giorni che nell’anno prece
dono il mese m.
Il numero dei giorni che nell’anno comune precedono gen
naio è 0, febbraio 31, marzo 59, aprile 90, maggio 120, giu
gno 151, luglio 181, agosto 212, settembre 243, ottobre 273,
novembre 304, decembre (1) 334.
Dando ai mesi i numeri marzo 3, aprile 4, maggio 5,
decembre 12, allora il numero dei giorni che precedono il
mese m =: 3 vale:
(m—1) X 30 + (3m—2) quot 5 — 2.
Esempio : Di quanti giorni l’equinozio di autunno, 21 set
tembre, segue quello di primavera, 21 marzo?
21 marzo = giorno 0 dell’anno + (giorni precedenti marzo
= 59) + 21 d. = giorno 0 + 80 d.
21 settembre = giorno 0 + 264 d.
21 settembre — 21 marzo = 184 d.
(d significa giorno, latino dies).
Come esercizio numerico, si possono risolvere queste que
stioni:
Il giorno 100 dell’anno comune è il 10 aprile.
Il giorno 200 è il 19 luglio.
Il giorno 300 è il 27 ottobre.
Il giorno medio dell’anno è il 2 luglio.
(1) In italiano si scrive dicembre e decembre. La prima forma è più popolare
la seconda è latina, e più internazionale, francese décembre, inglese e tedesco de»
cember, portoghese dezembro, e cosi in russo e greco moderno. Lo spagnuolo ha
le due forme diciembre e deciembre. Parimenti l’italiano, scrivendo accademia pi ;
academia, repubblica per república, si allontana dai latino più ohe ogni altra
lingua.