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Se un intervallo è decomposto in parti, dicasi che esso è somma
delle sue parti.
Dicasi ampiezza d’un intervallo (a, b) la differenza b — a. Se
l’intervallo {a, b) è decomposto in parti, la sua ampiezza è la somma
delle ampiezze delle sue parti : quindi l’ampiezza d'un intervallo è
funzione distributiva del medesimo.
Se una grandezza è funzione distributiva d’un intervallo, la di
remo coesistente con quell’intervallo.
Così, se f(x) è funzione della variabile numerica x, l’incremento
f(b) — f(a) che essa riceve mentre x varia nell’intervallo (a, b), è
coesistente con questo intervallo, perchè l’incremento della funzione
nell’intervallo (a, b) è la somma dei suoi incrementi nelle parti di
(a, b). Così ancora, se P è un punto, la cui posizione dipende da
una variabile x, variando x in un intervallo {a, b), il punto P de
scriverà un campo (un arco di linea) e la lunghezza di questo
campo, ed ogni funzione distributiva di esso, è una quantità coesi
stente coll’intervallo (a, b).
Se una grandezza y è coesistente coll’intervallo percorso dalla
variabile x, potremo considerare il limite verso cui tende il rap-
A?/
porto del valore Ay di y corrispondente ad un intervallo qua
lunque {a, b), all’ampiezza Ax di questo intervallo, ove si facciano
tendere i suoi estremi ad uno stesso valore x. Indicheremo questo
limite con ^, e lo chiameremo, conformemente a quanto si è fatto,
il valore di ^ pel valore considerato di x. Così, se la quantità
coesistente coll’intervallo (a, b) descritto da x è l’incremento
f(b) — f(a) d’una funzione f (x), se questa funzione f(x) ha una
derivata continua f'{x), sarà
lim
f[b) — f(a)
b — a
= r (P).
Risulta dalle cose dette che se y è una grandezza coesistente