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Pkauo, Geom. lnfin.
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dalla variabile x, e se il rapporto ~ del valore Ay di y corrispon-
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dente ad un intervallo qualunque, all’ampiezza Ax di questo intervallo,
tende al limite —■ = f{x), ove i limiti di quell’intervallo tendano
ad x, il valore di y corrispondente all’intervallo finito {a, li) vale
In questa proposizione sta la regola più comune per calcolare un
integrale definito. Se f(x) è funzione continua, si determini, colle
regole del calcolo integrale, quella funzione P {x) avente per deri
vata f{pc). Allora il rapporto fra l’incremento di F(a?) in un inter
vallo qualunque all’ampiezza di questo intervallo, col tendere degli
estremi di questo intervallo ad uno stesso valore x, ha per limite
f(x); quindi l’incremento diF(a?) nell’intervallo (a, &) è eguale al
l’integrale di f(oc) dx preso in quell’intervallo :
F (b) — F (a) = j a b f(x) dx.
5. Calcolo di alcune aree piane.
26. Coordinate cartesiane.
Teorema! — Seia funzione positiva f(x) è integrabile
nell’intervallo (a, &), l’area descritta dall’ordinata MP
d’un punto P della curva, la cui equazione in assi car
tesiani ortogonali è y = f(x), mentre l’ascissa x varia
da «a & > a, è misurata da
Infatti, decomposto l’intervallo (a, &) in parti coi valori x 0 = a
x v x v ... x n -1, x n — &, e detti y\y\ ... y\ dei numeri minori
dei valori assunti da f{x) rispettivamente in ciascheduno di quegli
intervalli parziali, e detti y’\ y \ ... y" n dei numeri maggiori 'dei