Quindi dividendo il numeratore e il denominatore nella espressione
di R per (i 3 — 4) (i 3 — 4) (4 — 4)> e badando a ciò che diventano
queste equipollenze ove si consideri il valore assoluto di ambo i
membri, si ritrova
limR =
gr(u. v)
3° Nel triangolo formato dai tre punti P t P a P 3 della curva si
possono considerare il baricentro S, il centro G del cerchio circo-
scritto, il punto H d’incontro delle altezze, e il centro T del cerchio
(dei nove punti) passante pei punti medii dei lati del triangolo. È
noto che questi punti stanno su d’una retta, e si ha in valor asso
luto ed in segno
SII = — 2SC, S r = — se.
Facciansi tendere Pi P 2 P 3 verso uno stesso punto P. Il baricentro S
avrà per limite P ; il punto G avrà per limite il centro G del cerchio
osculatore; quindi, detti ancora H e f i limiti di H e f, si avrà
PH = — 2PG, Pr = —|-PG.
Detti P, P 2 P 3 gli angoli dello stesso triangolo, si ha in valor assoluto
sen Pj
P,P,
sen P 2
PsPT
sen P 3
PA
_i_
2R
Passando al limite si deduce che i seni degli angoli del triangolo
hanno tutti per limite zero; e siccome la somma di questi angoli