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Se si fa ruotare la figura PUVW attorno a P d’un angolo retto,
i segmenti PU e PY vengono a coincidere in direzione con AP e
BP, e la nuova direzione di PW è normale alla curva; si deduce
così una costruzione della normale alquanto più semplice di quella
della tangente.
6° La retta l passa pel punto variabile P, ed è paral
lela ad una retta fissa m. Conoscendo la derivata di P,
trovare la polare di l in un suo punto qualunque.
Sia PU la derivata di P; siano A e B due punti fìssi su m. Si
faccia PQ == AB. Sarà Q un punto di l. Essendo 0 un’origine arbi
traria, si avrà PQ = OQ — OP, e quindi OQ = OP + AB. Si derivi
questa equipollenza; osservando che la derivata di OP è PU, detta
QY la derivata di Q, si deduce QV = PU ; quindi la parallela alla
l condotta per V è la polare cercata. Si osservi che la retta UV
è appunto questa polare, ossia una retta che si sposta conservan
dosi sempre parallela ad una retta fissa ha la medesima polare in
tutti i suoi punti.
15. Inviluppi di rette nel piano. La posizione della retta l
nel piano sia funzione della variabile t. Variando t, la l assume
infinite posizioni, il cui insieme determina un inviluppo. Per bre
vità diremo punto di contatto della retta coll’inviluppo il punto
d’incontro della retta colla successiva, e diremo normale all’invi
luppo della retta l la perpendicolare alla retta nel suo punto di
contatto coll’inviluppo. Così, se le rette del sistema inviluppano una
vera curva, queste espressioni riacquistano i soliti significati; ma
se p. e. la retta ruota attorno ad un punto fisso, il punto di con
tatto della retta coll’inviluppo sarà il punto fisso, e la normale al
l’inviluppo sarà la perpendicolare alla retta variabile nel punto
fisso. Due rette consecutive l ed V del sistema hanno due bisse-
trici; ed è chiaro che, col tendere di 1' ad l, una ha per limite
la l stessa, e l’altra bissetrice ha per limite la normale all’invi
luppo della l; quindi la normale all’inviluppo della retta l è il