si deduce in modo analogo:
j.k k.i i.j
X y z
x' y' z'
a.b — (x y'—x'y) i.j {yz' — y'z) j.k -j- (zx r —xz') k.i =
che esprime l’area a.b in funzione delle coordinate di a e di b, e
delle aree i.j, j.k, e k.i che giacciono nei piani coordinati.
7. Volumi.
22. Se a è un’area piana data in grandezza, giacitura, e senso,
ed 1 un segmento pure dato, intenderemo con a.l il volume del so
lido (prisma) generato da un segmento che si muove conservandosi
sempre equipollente ad 1, e la cui origine percorra tutti i punti di
a. Così a.b.c rappresenta il volume del parallelepipedo compreso da
tre spigoli equipollenti ad a, b, c.
Come pei segmenti giacenti su d’una stessa retta non si ha a
parlare di direzione, ma solamente di grandezza e senso, e come
pelle aree che stanno in uno stesso piano non si ha a considerare
che la grandezza e senso, così pei volumi non avremo a conside
rare che la grandezza e senso.
Diremo che due volumi a.l e (3.1' sono equipollenti, se oltre al
l’avere la stessa grandezza, hanno lo stesso senso, ossia se tras
portando l’un solido in modo che coincidano i piani delle aree a e p,
e queste aree siano percorse nello stesso senso, i due solidi trovansi
da una stessa parte, ovvero da parti opposte del piano delle aree.
Così i volumi a.b.c, b.c.a, c.a.b sono equipollenti; mentrechè b.a.c,
a.c.b, c.b.a sono pure fra loro equipollenti, ma di senso opposto ai
primi.
È chiaro che cosa si intende per somma di più volumi, e per
prodotto d’un volume per un numero.