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Fissata l’attenzione sn un determinato punto della V n (prescin
dendo cioè dal fatto che le A ' sono definite come funzioni del posto),
ricordiamo che la legge di trasformazione delle A h in un cambia
mento di coordinate è definita dall’invarianza della forma
[1]
1
in cui le % costituiscono un generico sistema contravariante, o, se si
vuole, sono le componenti contravarianti di un generico vettore
analogamente le u h si possono '^considerare componenti covarianti di
un generico vettore u.
Ora, poiché ad ogni punto di V n è coordinato un sistema di
valori delle A* , potremo in ogni punto scegliere due arbitrari vet
tori £ , u, e comporre con essi e le A h una forma invariante.
i
Immaginiamo fatta questa scelta in un ben determinato, ma
qualunque, punto P, e prendiamo in considerazione un generico punto
P, infinitamente vicino a P, convenendo di assumere, in P l , come
£, u i vettori paralleli a quelli che ci siamo scelti in P (trattandosi
di trasporto infinitesimo, non interviene la curva di trasporto). Indi
chiamo genericamente con l’operatore 8 l’incremento di una quan
tità nel passaggio da P a P L , e proponiamoci di calcolare il 8F.
Avremo, differenziando la [1] col simbolo 8,
n
SF = \ ' SA 1 ; $< u, + a"; S 5' u, + A 1 ; v Su,. ' .
ih * \
\ih
Ora, per la convenzione fatta poc’anzi sui vettori £ e u, le 8
e le 8 u h si debbono calcolare con le formule del parallelismo (rispet
tivamente con le [52] e [52']), mentre, le A * essendo per ipotesi funzioni
del posto, 8j/ è dato dalla consueta regola di differenziazione