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quanti sono quelli di contravarianza. La formula generale è insomma
(denotando con (i) il complesso degli indici i x ... i m , e con (h) il com
plesso hi ... hp.)
§ 2. — Casi particolari. — Consideriamo dapprima un sistema
covariante semplice A if che possiamo sempre interpretare come costi
tuito dalle componenti covarianti (momenti) di un vettore A: in
tal caso manca il contributo dovuto agli indici di covarianza e la [4]
(o anche la [3]) fornisce in particolare.
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Si vede facilmente che questo sistema doppio in generale non è
simmetrico: dalla [5] segue però senz’altro la relazione notevole
L’annullarsi della derivata covariante A^, ha un significato
geometrico semplice: si ha infatti, in tal caso, moltiplicando la [5]
per dx,,
n
che, confrontata con la [52'J del Gap. prec., in cui si suppongano
tutte le dx nulle tranne la £ esima , esprime che il vettore A si trasporta
per parallelismo lungo la linea l.
(fi Of. in proposito A. Palìtini. Sui fondamenti del Calcolo Differenziale assoluto,
Rend. del Circolo Mat. di Palermo, T. XLIII, 1919, pp. 192-202.
Un’altra illustrazione vettoriale della derivazione covariante fu indicata dal sig.
Hessenberg nella memoria Vektorielle Begründung der Differentialgeometrie, Math. Anni,
B. 78, 1917, pp. 187-217.