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Così la [18] diviene
u 2 (ij, h le)' — (i j, hlc) = aiji -- — a ik — —
u u
u
/1^
[18']
Avremo occasione, alla fine di questo caxutolo, di mostrare una
interessante applicazione geometrica di questo risultato.
§ 5. — Varietà isotrope. — Lasciando per un momento da
parte questo ordine di considerazioni, ci proponiamo di studiare
quelle V„ in cui la curvatura riemanniana, definita al § 10 del Gap.
precedente, non dipende dcdla giacitura, ma solo, eventualmente, dal
posto. Ciò si traduce analiticamente nel fatto che l’espressione di K,
data dalla [31] del precedente capitolo, è indipendente dalle u e dalle v.
Vedremo che queste V H che chiameremo isotrope, cioè a curvatura
(localmente) costante, sono caratterizzate da un’espressione partico
larmente semplice dei simboli di Eiemann.
Osserviamo intanto che una combinazione algebrica assai sem
plice delle a ik , la quale possiede le proprietà fondamentali dei simboli
di Eiemann, è la seguente
bijjik — Y {nih (ijk a^k ttjh)
dove y è — a priori — una qualunque funzione del posto. Tutto
si riduc’e a verificare che queste quantità, sostituite alle (ij, h le) nella
[31] del prec. cap., rendono K indipendente da u, v. Invero, ese
guita la sostituzione, si ha
n
ih d jk
— dhik (lj h ) W V J U h V k
sin 2 a
1
n
n
n
n
1