17 — T. Levi-Civita, Lezioni di calcolo differenziale assoluto.
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Queste equazioni, che abbiamo dedotto dalle [3], si possono met-.
tere sotto la forma
[5']
in cui ci interessa solo osservare che il secondo membro è una
funzione nota del posto e delle y v \j.
Ed ora è facile riconoscere che si è ricondotto il problèma ad
uno già studiato nel Cap. II, § 8, cioè a un sistema misto di equazioni
ai differenziali totali e in termini finiti.
Difatti, considerando come incognite le y v (in numero di n) e
le ì/ v|/ (in numero din 2 ), possiamo raccogliere le equazioni [4] e [5']
sotto forma di sistema di equazioni ai differenziali totali
n
= 2 k J/ v ! /, dx *
[8]
(yi -4— X)
mentre le [3] costituiscono — - relazioni in termini finiti fra
2
le (n 2 + n) = n (n + 1) incognite.
Le condizioni di illimitata integrabilità sono, come sappiamo,
le seguenti:
a)
dx h . òx k
b)
c) le conseguenze differenziali delle [3] debbono essere soddi
sfatte in virtù delle [$].
Le condizioni a), introducendo le derivate covarianti e tenendo
presente ancora una volta la regola di commutazione, si possono
scrivere sotto la forma
V ,,, —V — combinazioni lineari dei simboli di Eiemann,
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