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Ove si ritenga le limitato ai valori 1, 2,
n — 1 con che
a»fc = 0, la sommatoria del 2° membro si può mandare soltanto fino
ad n — 1, scrivendo in conformità
n — 1
k I i
,, rj -hk X
li | i
(le = 1, 2,..n — 1),
cioè i momenti di co' sono legati a quelli di co da una sostituzione
lineare, come era da prevedersi: le a /( * sono i coefficienti di tale sosti
tuzione. È pure da prevedere che si tratti di sostituzione ortogonale.
Per verificarlo, basta riportarsi alle identità [7"], le quali, fattovi
in particolare le = i, danno
X. . = ctj
"h h\l 1
(i = 1,2,...,»).
I secondi membri au dipendono dalle coordinate di riferimento, ma
non dalla scelta delle congruenze associate alla (n).
Essendo, per X £U =0, ne segue che (per qualsiasi i)
l’espressione
n — 1 o
J^X
1 h I i
è invariante di fronte alle rotazioni della piramide co, e quindi
la sostituzione definita dalle a è ortogonale. Si tratta ora di disporre
della suddetta sostituzione ortogonale d’ordine n — 1 in modo da
rendere soddisfatte le [21].
A tal uopo prendiamo le mosse dalla [16] da cui scende in
particolare
X» | ij — A'j t i Ynkl X* |X, | j
[i J = • • •»»“-!)
I termini della sommatoria, nei quali si fa le — n, sono nulli,
in virtù di [15]: quelli in cui l — n si possono mettere in evidenza,
scrivendo
n — 1
Xn|ij' — *£kl Ynkl X* , i X; \j -f- X re |j £yYnkn^k\i •
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