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te sotto
1
Ciò si desume dal seguente lemma, valido qualunque sia il
significato delle p ik . Se p ik (i , le. = 1,2,..., n) è un sistema doppio
emisimmetrico ( 1 ), e se, a designando un indice fisso, per ogni coppia i, li,
vale la relazione ciclica
> [20]
Pik + Pka. + Polì ~ ^ >
al pari
Potremo
questa sussiste pure per una terna qualsiasi i, le, l. Basta associare
alla relazione precedente le due analoghe, relative alle coppie
le, l, ed l, i, cioè
Pki + Ply. + Pah ~ ^ >
[21]
Pn + Pia + Polì = ^ >
iù com-
e sommare membro a membro. Attesa l’emisimmetria,
Pka + Pak = °> ecc - ?
[22]
e rimane
Pik + Pkl 4" Pii — ò 1
c. d. d.
e possi-
Tenute presenti le espressioni [21] delle p, le [22'], ridotte a
'presen
ta della
a ( sca
rificate,
forma intera, cioè moltiplicate per X t XjX k , danno luogo alle equa
zioni di condizione
xP x > òX ’\ + xP x * > x \ + x,P x ‘ sX Ò = o j
\dOCk à(Cj) \dXi òX k j \òXj òXiJ f
L23J
{i,j,k = 1,2, \
[22']
riti fra
—t , e
Queste si presentano così come conseguenza necessaria di una
loro parte, quella in cui uno degli indici è fìsso — diciamo
delle [20] — sotto la limitazione (sfruttata nelle precedenti tra
sformazioni, dividendo per prodotti di X) che siano diverse da zero
io esser
no sol-
abilità.
e [22']
tutte le X. Tale limitazione è però inessenziale, e può in definitiva
essere tolta, ragionando come segue. Essendosi riconosciuto che le [23]
sono conseguenza necessaria delle [20] per determinazioni non nulle,
e altre
(fi Cioè un sistema di numeri corrispondenti biunivocamente, con legge deter
minata, alle coppie di numeri interi *, k (— 1,2,..., w); inoltre tale, che per qualun
que coppia di indici sia pi k = — Pkù V- pag. 79.