dente è q iJh (basta ricordare l’espressione di B)\ è quindi dimostrato
che ogni q iJh = 0, e per conseguenza che
(B i ,B J )f = 0
ossia che il sistema [24'] è jacobiano. Osserviamo, perchè ci sarà
utile tra un momento, che dall’essere identicamente nullo ciascun
membro della [29] nonché della [30] segue l’annullarsi anche dei coeffi
cienti delle — , ossia, per la (30) stessa,
du
[31]
§ il. — Integrazione fornita dal sistema associato. — Ve
diamo ora, raccogliendo le cose dette, come, dato un sistema di equa
zioni alle derivate parziali, lineari, omogenee, del 1° ordine, si possa
trovarne — se esiste — l’integrale generale, mediante l’integrazione
di un sistema completo ai differenziali totali.
Sappiamo intanto trasformare sempre il sistema dato in uno
completo (se non lo era già, o se non vi erano incompatibilità); notiamo
poi che il sistema jacobiano [24'], a cui siamo giunti trasformando
ulteriormente il generico sistema completo [24], è identico al sistema
[20], che si era presentato come associato di un generico sistema ai
differenziali totali. L’importante è che se, coi coefficienti X spettanti
al sistema [24'], si costruisce il sistema ai differenziali totali [19],
questo risulta illimitatamente integrabile.
Infatti, la condizione perchè ciò sia è
(i,j = 1, 2, .. ., n)
( a — 1, 2, .. ., m)
dX a j j dX,
dxj dXi
ossia
m
m
\ òX *\ i x
a i
+ 7
j
òXi
dX;
J 1 1 i
le quali, ricordando la definizione [28] degli operatori B, si compen
diano in