Rappresentazione approssimata con polinomi trigonometrici
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64. - Applicazione al metodo dei minimi quadrati.
Supposta la f(x) integrabile insieme col suo quadrato, in
tutto (0, 2n), nel' n.° 56 abbiamo dimostrato che il polinomio
trigonometrico, d’ordine n, ottenuto dalla f(x) col metodo dei
minimi quadrati (cioè quello che dà con la f(x) il minimo
scostamento quadratico medio) è precisamente il polinomio
trigonometrico d’ordine n i cui coefficienti sono i coeffi
cienti di Eulero-Fourier della f(x), in altre parole, tale poli
nomio è la somma parziale (n H- s n (x), della serie di
Fourier della f(x). Abbiamo anche affermato (sempre nel n.° 56)
che lo scostamento quadratico medio di f(x) e Sn(x) tende allo
zero per n —oo, ossia che è
j [f(x) — s n {x)fdx ~0.
(1)
Vogliamo ora dimostrare tale affermazione, nel caso in cui
la f(x) sia limitata in tutto (0, 2tz) (').
Fatta dunque P ipotesi supplementare che sia ! f(x) | < M
in tutto (0, 2n), consideriamo il polinomio trigonometrico di
Fejér, d’ordine n, della f(x), a n+ i(a?) (n.° 58). Dall’ osservazione
del n.° 58, abbiamo che, qualunque sia n, è sempre [ a M+ i(a?) | <; M
in tutto (0, 2tz). E poiché, come abbiamo rammentato, s M (a?) è
il polinomio trigonometrico d’ordine n che dà con la f(x)
il minimo scostamento quadratico medio, abbiamo senz ? altro
27T
— s n (x)fdx < I [f(x) — a n+ i(x)fdx.
(2)
o
o
Ma, essendo in tutto (0, 2u), qualunque sia n,
[f(x) — o n +dx)f ^ 4M 2 ,
ed avendosi, inoltre, (teorema di Lebesgue, n.° 62), o n+i (x)—*f(x),
in quasi-tutto (0, 2tc), dal teorema d’integrazione per serie di
Arzelà-Lebesgue segue
27T
per n—oo. Dalla (2) segue perciò la (1).
(6 II caso generale risulterà da quanto diremo nei n.° 83.