318 Capitolo quinto
e siccome le medesime disuguaglianze si hanno sostituendo, a
P(z), N(z), otterremo
e perciò
(5)
a
j j<l>(a)cotg
z cos 2nz dz
2e,
< 2e,
sempre supponendo < cq < ^. Avremo, infine, per ogni n
maggiore di un certo n { ,
TTI2
(6)
cotg
z dz ! < e.
Da (3), (4), (5) e (6), segue
(7)
Tl.Z
—J^(s) cotg z dz
6m,
per ogni n > n i e supponendo
w 1 1 n'
Ora, se vale la (1), è, per ogni cq minore di un certo a 0 ,
tt:2
lim J>\> (z) cotg z dz —Jtj 1 ( z ) c °tg z dz j < e,
e pertanto, per tutti gli n da un certo valore in poi,
tt:2
II,.
lim i 4»(s?) cotg® dz < 7rcs,
a —* +0 d
la quale disuguaglianza dimostra che il limite (2) esiste finito,
ed uguale al limite (1) moltiplicato per n, vale a dire che la
serie coniugata converge nel punto x 0 e che la sua somma è data
(in virtù della (1) del n.° 117) dal limite (1) aumentato di b 0 :2.