in C mentre la sua fibra ideale baricentrica e vincolata sfericamente
e cilindricamente al punto S (articolata e scorrevole) In generale il trave
e dunque da considerare appoggiato nei punti C ed S, salvo il caso
limite di C ed S del tutto ravvicinati, nel quale esso si puó considerare
come incastrato all'esttemo C secondo la direzione limite C S tangente
in C alla linea elastica.
N ed M — sono i punti determinativi della direzione ottica telescopica
fcrnita da un collimatore contenuto internamente alla canna; tali punti,
di massima, devono trovarsi lungo la fibra ideale baricentrica del trave, ma
ció non é rigorosamente indispensabile. In particolare M è il centro del cro-
ciechio (marca oggettiva) del collimatore ed N é il 1? nodo (lato oggetto)
del suo sistema obiettivo.
s — é la lunghezza focale del sistema obbiettivo del collimatore tele-
Sscopico e pertanto é anche la misura del segmento M N, per quanto é stato
detto avanti.
b) Impostazione
Il problema della conduzione meccanica indiretta del raggio proiet-
tante C S mediante canna perfettamente elastica t t si riduce al seguente
tema di statica.
« Determinare le dimensioni della sezione della canna, per esempio di
« acciaio, (raggio esterno, una volta prefissato quello interno) la lunghezza s
«e la posizione del segmento M N lungo la fibra baricentrica del trave,
«affinché durante tutta la possibile escursione del cardano S lungo il
« trave t t, l'angolo fra le direzioni (o angolo sferico) dei due segmenti C S
«ed M N si mantenga inferiore alla metà della tolleranza angolare foto-
« grammetrica s fissata a priori, per esempio in 40 * ovvero in 14" sessa-
« gesimali ».
I due segmenti possono di fatto essere anche sgembi, ma per sempli-
cità di trattazione li considereremo giacenti nel piano verticale (piano del
disegno) che é poi il piano di flessione, Non sussisterebbe per altro alcun
motivo perché si producano componenti di flessione al di fuori del detto
piano.
La soluzione che verrà trattata, prende in esame il solo caso della po-
sizione del segmento M N con il suo estremo N coincidente con il centro
del cardano C, perché é in ogni caso quella piu favorevole alla piccolezza
dell'angolo, come é facile dimostrarlo nella ipotesi di flessione in curva-
tura di tipo costante, del resto non molto lontana da quella reale.
In tale ipotesi infatti, la direzione M N é molto approssimativamente
quella della tangente alla linea elastica del trave nel punto intermedio R
fra le posizioni M e N dei suoi estremi.
Ai fini della risoluzione del problema posto, la posizione del segmento
M N é allora determinato da quella del suo punto di mezzo R, quella dei
suoi estremi M ed N risultando dalla sua lunghezza s,
6