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i fotogrammi di una strisciata pari a quella media ottenuta dal controllo sui fo-
togrammi noti. La correzione degli angoli di orientamento é, anche per questa
causa di errore, costante in tutti i fotogrammi di una strisciata.
La nostra esperienza, che si é svolta in condizioni particolarmente svantag-
giose anche per quanto si riferisce alle condizioni ottiche e di rettifica ottica del
periscopio, ha dimostrato che se la ricerca di sempre maggiore praticità ha creato
nuove difficoltà tecniche, esistono metodi di controllo in laboratorio e di taratura
finale per superare soddisfacentemente queste difficoltà e per conservare al sistema
di triangolazione solare una buona precisione.
2.23 — L'esser passati, sempre per motivo di maggiore praticità, dalla regi-
strazione dell' immagine solare su lastra (periscopio del 1926) alla registrazione
su film (1938-1948) puó far temere errori di valutazione degli angoli periscopici
à causa delle contrazioni del supporto. Il sistema goniometrico usato per il peri-
scopio 1938 non permetteva, se non con una complicazione di calcolo, di eliminare
le conseguenze della contrazione. Il sistema creato dal Santoni nel 1948 offre il
vantaggio di eliminare le conseguenze delle contrazioni del film con un mezzo
semplice, apportando cioé al valore v (2.2) misurato, una correzione la cui entità
come vedremo, 6 valutabile direttamente (2.3). La nostra esperienza nella quale
abbiamo notato, pur usando un buonissimo film, continue variazioni del rapporto
al variare dell'umidità e della temperatura, e servita a collaudare favorevolmente
il sistema. Infatti noi abbiamo lavorato con Sole basso all'orizzonte e quindi con
distanze radiali dell' immagine tra i 75 e gli 80 mm; in tali condizioni a deformazio-
ni del film dell'ordine di 0,04 mm sarebbero corrisposti errori nell'angolo zenitale
periscopico fino a 4°. Applicando il metodo di correzione proporzionale e ripetendo
in condizioni diverse le determinazioni periscopiche, abbiamo ottenuto le distanze
radiali con una costanza di o,01 mm cui corrisponde una precisione nella deter-
minazione degli angoli periscopici superiore ad r*.
2.24 — Le immagini solari risultano sufficientemente buone. Nel nostro espe-
rimento esse furono particolarmente deboli, ma ci potemmo rendere conto che
esse sono ancora visibili quando il sole 6 basso all'orizzonte (33*) e quando il vetro
anticalorifico protettivo lascia passare non il 20 95 ma il 5 9, della luce solare.
Troppo deboli peró esse rendono in queste condizioni piü faticoso individuarle
sul film periscopico, e consigliano di non ridurre oltre il limite desiderato la tra-
sparenza del vetro protettivo.
2.3 — IL FOTOGONIOMETRO SOLARE.
Il « Fotogoniometro solare » (1948) Galileo-Santoni, é un coordinatografo polare
(fig. 3). Esso 6 provvisto di microscopi per la ricentratura dei fotogrammi solari
ottenuta con la coincidenza delle immagini dei repéres periscopici con i repéres
goniometrici. La lettura dell'ora é fatta da apposita lupetta. Altro microscopio
mobile lungo un diametro di un anello girevole permette la collimazione dell' im-
magine del Sole. Due microscopi diametralmente opposti servono a ricavare l'a-