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come accade nel fotogoniometro da noi usato, in direzione radiale e di quantità
proporzionali alla distanza dei singoli repéres dal punto principale, non si altera
la coincidenza fra punti principali del periscopio e del goniometro e si ha un sistema
per misurare la contrazione uniforme del film.
La contrazione misurata serve a correggere proporzionalmente (2.23) le di-
stanze radiali misurate. Una contrazione anomala o disuniforme nei due sensi
influirebbe oltre che sulla valutazione e correzione della distanza radiale (r) anche
sulla misura dell'angolo azimutale periscopico (B). Essa potrebbe essere rilevata
al fotogoniometro ma non corretta, peró il film che abbiamo impiegato non mostra
questo difetto in entità che possa ritenersi dannosa.
Abbiamo anche constatato che, nella realizzazione dei modelli non si notavano
mai paralassi in altezza residue anomale, parallassi che sarebbero state giustifi-
cate da anormali deformazioni del film usato che fu lo stesso per il periscopio e
per la camera terrestre.
La praticità dell' impiego del film come supporto del fotogramma solare, giu-
stifica le leggere perdite di precisione riscontrate e ridotte al minimo con dispo-
sitivo goniometrico ideato dall' ing. Santoni. Già i film di cui oggi si dispone con-
sentono, con gli accorgimenti presi, di conseguire una buona precisione. E spera-
bile un continuo miglioramento di questo materiale, miglioramento che aumenterà
ancora la precisione delle determinazioni periscopico-solari.
2.33 — Alcuni dei fotogoniometri precedentemente realizzati dal Santoni
(1926) offrivano la possibilità di leggere gli angoli periscopici con una precisione
superiore all'attuale.
Gli strumenti peró erano meno pratici. Il fotogoniometro attuale consente di
determinare gli angoli con l'approssimazione di circa 50%. Essi servono (1.21)
al calcolo delle inclinazioni trasversale e longitudinale, calcolo nel quale interviene
anche la determinazione dello sbandamento del fotogramma terrestre eseguito
in modo non diverso da quello che si usa con altri metodi di aerotriangolazione.
Poiche gli errori temibili nei calcoli delle inclinazioni sono inferiori sempre in pra-
tica agli errori dei valori angolari introdotti nei calcoli (1.31), e poiché I’ influenza
degli errori in K é della stessa importanza dell'influenza degli errori in B e Zp,
agli effetti pratici à inutile cercare per gli angoli periscopici una precisione supe-
riore a quella conseguibile nelle misure di sbandamento. Tanto dai resultati della
nostra esperienza, quanto dagli studi pratici e teorici pubblicati da altri ricercatori,
il limite di 50°° nella valutazione di K agli apparati di restituzione ed anche con
fotogrammi terrestri ottimi sembra difficilmente superabile. Perció noi conside-
riamo, alla luce delle nostre esperienze, che una maggior precisione negli stru-
menti periscopici e goniometrici solari, che sia ottenuta con una diminuzione
dell'attuale praticità, non sia conveniente.
2.34 — A conclusione della critica che l'esperienza ci ha consentito fare al peri-
scopio solare Mod. II ed al fotogoniometro solare mod. r948 nei confronti anche
di analoghi strumenti realizzati dal Santoni precedentemente, crediamo poter af-
fermare che lo scopo prefisso di una maggiore praticità di impiego é stato raggiunto.