Secondo il procedimento del Grüber si usa appunto trasferire la grandezza
da un modello al seguente per uguagliamento dei lati verticali dei modelli adia-
centi. Si usa cosi ancora la visione stereoscopica per controllare la doppia colli-
mazione, con tutti i ben noti vantaggi che ne derivano, in special modo se i
fotogrammi non sono eccessivamente nitidi o comunque sprovvisti di particolari
atti ad una buona identificazione monoculare.
L'uso delle camere grandangolari, da cui deriva la possibilità di scegliere
due punti laterali (di collegamento ausiliari nella zona di triplice sovrapposizione)
situati a distanza reciproca che puó essere superiore alla H, puo consentire di
effettuare il trasporto di grandezza fra due modelli successivi, usando le distanze
y per i due punti come elemento di comparazione.
Diremo subito che anche se la grandezza y presa in esame é superiore alla
N, la sua efficacia peraltro sembra inferiore. Infatti in primo luogo la comparazione
é affidata alla perfetta identificazione $lanimetrica dei due punti (nel senso delle
Y) in secondo luogo vengono messe in giuoco zone marginali del campo nelle quali
il grado di definizione fotografico 6 minore. Puó essere conveniente tener conto
di entrambe le provenienze dando a nostro avviso maggior peso al controllo in
quota sul punto nadirale. Nelle nostre esperienze pur avendo esaminato 5 punti
abbiamo utilizzato soltanto il controllo in quota. Pensiamo che per far entrare
in giuoco gli elementi y occorra disporre di fotogrammi eseguiti in migliori con-
dizioni.
Da quanto sopra é esposto risulta dunque che per quanto riguarda il tra-
sporto di grandezza da un modello al successivo il metodo solare non differisce
dagli altri ed à quindi soggetto alle stesse cause di errore siano esse accidentali
che sistematiche.
Eguale considerazione puó essere fatta nei riguardi del trasporto di K, te-
nendo presente che nel metodo solare il miglior controllo dell'assetto puó ridurre
lentità degli errori accidentali dovuti a dislivelli sui punti nadirali.
Premesso ció torniamo all'argomento della separazione degli errori sistema-
tici da quelli accidentali. Per quanto il problema sia di difficile e forse, in senso
assoluto, impossibile soluzione, é ovvio che occorrono elementi noti sovrabbondanti
per impostarlo.
Se in una strisciata disponiamo soltanto dei punti sufficienti a formare ed
orientare il primo modello, e di un solo punto di controllo nell'ultimo modello,
à impossibile impostare una qualsiasi equazione atta a separare gli errori di tra-
sporto di grandezza accidentali dai sistematici.
Se per contro disponiamo di un minimo di punti di controllo atti a rilevare
A N ,
l'errore di grandezza propria dell'ultimo modello > , e nel contempo l'errore
N
di lunghezza A X, sarà possibile impostare una equazione secondo criteri razionali
atta a separare i due errori. Infatti, tenuto conto del residuo errore di grandezza
del primo modello, un perfetto accordo dovrà sussistere fra l'errore di lunghezza
A X e l'errore di grandezza dell'ultimo modello i , nel caso che essi dipendano
esclusivamente da un errore sistematico di trasporto di grandezza. Se invece ri-