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VII CONGRESSO INTERNAZIONALE DI FOTOGRAMMETRIA
WASHINGTON 1952
L'attività totogrammetrica del Catasto Italiano
Comunicazione del Direttore Generale del Catasto Italiano
Prof. GIOVANNI BOAGA
Dopo preliminari e favorevoli prove circa la possibilità di servirsi della
fotogrammetria aerea nel campo catastale (rilievo sperimentale dei Comuni
di CAMPAGNANO, di LATINA e di CARMIGNANO eseguito nell'anno
1933), a partire dall'anno 1934 l'Amministrazione del Catasto Italiano ha
dato vasta applicazione ai procedimenti di rilievo aerofotogrammetrico per
la formazione delle nuove mappe.
Ció costituisce un primato per l'Italia, giacché ad essa si debbono i
primi esperimenti e le prime concrete attuazioni della fotogrammetria aerea
nel campo del Catasto.
Da ormai quasi un ventennio la prassi aerofologrammetrica catastale ha
pereió avuto nel nostro Paese uno sviluppo sempre maggiore.
Sono state rilevate con tali prassi le intere Provincie di TERNI e di
VITERBO, nonché notevoli porzioni delle provincie di BELLUNO, FIREN-
ZE, NOVARA, ROMA, SONDRIO, VERCELLI.
Le zone rilevate con la fotogrammetria presentano le piü svariate con-
dizioni topografiche, dalla pianura alla collina, alla montagna ed all'alta
montagna, e comprendono una superficie di ettar$ 750.000; sono in corso
altri rilievi del genere per circa ettari 56.000.
Le scale adoperate, in conformità alle norme legislative e regolamentari
concernenti il Nuovo Catasto italiano, sono quella normale di 1: 2.000, non-
ché le scale speciali di 1: 1.000 per i terreni molto frazionati e per i centri
abitati e di 1: 4.000 per i terreni a largo frazionamento. Eccezionale e raro
e l'impiego della scala 1: 500 per qualche limitata zona, presentante fra-
zionamento di speciale intensitä.
Le mappe rilevate con gli ordinari procedimenti da terra sono sempli-
cemente planimetriche. Nelle mappe formate con l’aerofotogrammetria