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metria aerea sotto l'aspetto tecnico ed economico, successivamente con carattere
di lavorazione industriale e su vasta scala.
L'applicazione dell'aerofotogrammetria ai rilevamenti catastali costituisce un
'primato italiano. Per l'esecuzione di tali rilevamenti l'Amministrazione studio
e prescrisse una speciale metodologia che, successivamente perfezionata, fu
oggetto di apposita Istruzione di servizio (1944).
E poiché la mappa aerofotogrammetrica, per il piu utile impiego ai fini
civili, venne dotata della rappresentazione altimetrica, fu necessario studiare :]
grado di precisione conseguibile nell'aliimetria e stabilire i relativi limit
di tolleranza (V Congresso Internazionale di Fotogrammetria, Roma, 1938).
Mentre fu altresi accertata, e comunicata allo stesso Congresso, la possibilità di
servirsi dei metodi aerofotogrammetrici per completare con la rappresentazione
altimetrica (integrazione altumetrica della mappa) ed eventualmente aggiornare
le mappe esistenti, rilevate coi metodi topografici da terra.
II — Sviluppo dei rilievi Aerofotogrammetrici Catastali.
Coi procedimenti a.f.g. sono stati eseguiti rilevamenti nelle seguenti zone:
a) — Intera Provincia di Viterbo;
b) — Intera Provincia di Terni;
c) — Parte delle Provincie di Belluno, Firenze, Novara, Pistoia, Roma,
Sondrio, Vercelli.
Le zone predette presentano caratteristiche topografiche e di copertura sostanz-
ialmente diverse. Dalla pianura e bassa collina di Roma e Viterbo, si passa alla
media collina ed al''Appennino nelle Provincie di Firenze, Pistoia e T'erni ed
alla mantagna e alta montagna (Alpi) e relativi fondivalle delle Provincie di
Belluno, Novara, Sondrio e Vercelli.
Per alcune zone delle provincie di Roma e di Firenze si à proceduto
all’ accennata integrazione altimetrica, con metodo aerofotogrammetrico, di
mappe esistenti, rilevate a suo tempo col tacheometro.
Complessivamente le mappe finora formate ex-novo con la fotogrammetria
aerea si riferiscono ad una superficie di ettari 750.000, rilevati quasi per intero
mediante concessione di appalti a Ditte specializzate.
La Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali, mediante
apposito Servizio, dirige e coordina i lavori aerofotogrammetrici; suoi organi peri-
ferici sono le Sezioni aerofotogrammetriche, dirette da un ingegnere o geometra,
istituite in seno agli Uffici Tecnici Provinciali del Catasto. Tali Sezoni svolgono
la loro attività sia in campagna, sia nelle officine di restituzione dei concessionari.
L'Amministrazione del Catasto ha pure utilizzato il Fotocartografo Nistri e
lo Stereocartografo Santoni, in dotazione, rispettivamente, degli Instituti di Geo-
desia e Topografia, presso il Politecnico di Milano e presso la Facoltà di Inge-
gneria di Bologna.
Coi predetti strumenti sono state tracciate ex-novo o integrate di altimetria
le mappe per alcune zone della Provincia di Roma e di Viterbo.
In conformità delle disposizioni legislative riguardanti il Nuovo Catasto
Italiano, le mappe aerofotogrammetriche vengono generalmente disegnate nella
scala di 1 : 2000, riducibile ad 1 : 4000 nelle zone a largo frazionamento; per 1
centri abitati e per le zone in cui la proprietà à molto divisa si adotta la scala di
1 : 1000 ed eccezionalmente quella di 1 : 500.
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