Full text: Commissions III and IV (Part 5)

  
  
  
  
830 BOLLETTINO DI GEODESIA E SCIENZE AFFINI 
XIX, 5, 1960 
b) errore di apprezzamento della coincidenza fra punta tracciante del resti- 
tutore, e punto puntinato. Tenendo conto del fatto che nella pratica operativa 
non si usa il microscopio, esso puó essere caratterizzato da unos. q. m. y; = 0,2 mm 
cui corrisponde I7" —4 m; 
c) errore di situazione fotografica del centro dell' immagine dei PA, dovuto 
alle seguenti cause : 
— errori di orientamento interno delle camere da presa ; 
— distorsioni residue dell'obiettivo ; 
— trascinamento delle immagini ; 
— dimensioni della grana sensibile ; 
— imperfezioni delle emulsioni ; 
— deformazioni del supporto ; 
— deformazioni nella fotoriproduzione dei diapositivi. 
Non é facile valutare esattamente l'entità di tale errore, date le numerose ed 
imponderabili cause di variazione delle sue singole componenti, e la sua diversità 
con le varie camere e materiali fotografici. Sul fotogramma singolo ognuna delle 
cause sopraelencate dà luogo ad uno spostamento della immagine dell'ordine di 
0,01 c» 0,02 mm ; componendo accidentalmente tali spostamenti secondo la legge 
dei piccoli errori, si puó ritenere che lo spostamento q. m. risultante sia dell'ordine 
di 0,03 mm. Considerando l' insieme dei due fotogrammi, la fusione stereoscopica 
delle due immagini puó essere considerata alla stregua di una media ; cosicché si 
ritiene di non esser molto lontani dal vero caratterizzando nélla coppia l'errore 
di situazione del centro di un PA con uno s. q. m. y, — 0,02 mm. Ad esso cor- 
risponde, in scala 1:30.000, uno s.q.m. oggettivo I; — 0,60 m; 
d) errore di collimazione al centro di detta immagine. Nel valutarlo, si deve 
tener conto del forte ingrandimento dello strumento e del fatto che la collimazione 
é stereoscopica ; tenuto conto delle risultanze sperimentali, si puó complessivamente 
ritenere l'errore caratterizzato da uno s.q.m. y, — 0,02 mm ; cui corrisponde, 
in scala 1 : 30.000, I7' 2 0,60 m ; 
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e) errore di proiezione delle due camere, caratterizzabile (?) da uno s. q. m. 
9p = 0,015 mm alla scala del fotogramma, cui corrisponde 0, — 0,45 m ; 
f) errore di trasmissione, dovuto al gioco degli organi che trasmettono il 
movimento dal coordinatometro al coordinatografo del restitutore. Considerando 
trasmissione meccanica con rapporto di trasmissione I:2, si puó ritenere pruden- 
zialmente tale errore caratterizzato da uno s.q. m. 94 — o,1 mm (il citato disci- 
plinare (?) ammette 0,15 mm), cui corrisponde 0, — 2 m. 
(2) TROMBETTI C : Il controllo degli apparati di stereorestituzione e il disciplinare istituito dal- 
I’ 1.G.M. italiano nel 1955. Bollettino di Geodesia e Scienze Affini dell’ I.G.M., n° 4, 1956; par. 10.2. 
 
	        
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