Full text: Gli architetti militari italiani nella Spagna, nel Portogallo e nelle loro colonie (Volume 3)

della costanza, della fede, dell’abnegazione, della lealtà. Causa stu- 
pore la straordinaria abilità con cui questo duce italiano si mantenne 
la fiducia dei suoi soldati e dei suoi coetanei attraverso a tanti pericoli 
e a tanta indigenza di soccorsi, percorrendo sì grandi distanze, vin- 
cendo ostacoli quasi insuperabili, senza che nell’animo del generale 
e dei suoi soldati impallidisse la speranza della vittoria ,,. 
Intanto il Portogallo iniziava la lotta per la sua indipendenza 
dalla Spagna con risultati subito favorevoli, cosicchè il Governo 
di Madrid, avendo necessità di truppe, richiamò il Bagnuolo con i 
dipendenti reggimenti italiani. Questi fu ricevuto degnamente nella 
capitale e gli furono anche rimborsati 18878 scudi che egli aveva 
speso del suo per il mantenimento delle truppe; ai più meritevoli re 
Filippo IV distribuì feudi e titoli, così al Bagnuolo, al Della Croce, 
al Vernola, al Catena, al Villasanta e ad altri. 
Il Brasile pertanto restò assicurato al Portogallo, ed è opportuno 
ricordare, che a tale risultato concorsero largamente i 2000 nostri con- 
nazionali, che in quei pochi anni presero parte alle azioni di guerrae dei 
quali oltre ottanta ufficiali e moltissimi gregari sacrificarono la vita. 
ÎDopo il ritorno del Brasile sotto la corona portoghese, ebbe inizio 
un periodo nel quale la colonia fu chiusa alle iniziative private, 
specialmente straniere; nessuno era autorizzato a penetrare senza 
speciale consenso delle autorità governative e ciò al fine di evitare 
che le miniere di metalli e di pietre preziose sfuggissero al controllo 
dello Stato. Ed inoltre si iniziò tra la Spagna e il Portogallo una gara 
per impadronirsi e dichiararsi possessori della maggiore estensione 
possibile dei territori interni pur senza quasi conoscetli; e poichè 
tale fatto portava a continue ostilità, nel 1750 si concluse tra le due 
Nazioni un primo accordo, che determinava grossolanamente le 
rispettive zone di dominio e stabiliva di farne rilevare i confini per 
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