Full text: Gli scienziati italiani in Francia

to delle Scienze. Gli fu affidata nel 1735 la compilazione della « Cotì- 
no naissance des temps», che mantenne fino al 1770. 
m- Nel marzo del 1738, assieme a Giacomo Cassini (Cassini Il) ed 
asi all’Abate de La Caille, ebbe dall’Accademia l’incarico di controllare 
:e- i dati sulla velocità del suono ottenuto dalle esperienze eseguite nel 
ie. 1677 da Cassini I assieme a Roemer e Picard. L’Osservatorio, anche 
1ta questa volta, fu preso per base delle nuove misure. Il segnale d’ iniziò 
ci era fornito dallo scoppio di un petardo. Punti di emissione del suono 
:0- erano costituiti da due cannoni, posti rispettivamente a Montmartre 
gi. ed alla torre di Monthèry. Ambedue i punti erano stati prescelti per 
un trovarsi esattamente sul meridiano di Parigi. Le distanze da questi 
tta all’ Osservatorio furono rigorosamente misurate. Per ottenere una 
iae massima precisione di dati, le esperienze furono eseguite nelle condi- 
‘gii zioni metereologiche le più diverse: con tempo calmo e sereno, ven- 
nti toso e piovoso. Diedero la velocità di 356 metti al secondo, identica 
tti, a quella in seguito verificata, nel 1822, dal Bureau des Longitudes. 
gio Nel 1739, quando sotto la direzione di Cesare Francesco Cassini ebbe 
era inizio la verifica del meridiano di Parigi, da servire di base alle trian- 
:ssa golazioni di tutta la Francia, Gian Domenico Maraldi vi prese parte 
Ser preponderante, assieme all’Abate de La Caille. Egli del resto aveva già 
bri nel 1735 compiuto l’accurato rilievo delle coste francesi da Nantes 
a Baiona. Risultato di questi lavori fu la pubblicazione dell’opera fon- 
damentale: «La méridienne de l’Observatoire de Paris verifiée dans 
tro- l’étendue de tout le Royaume», a cui era annessa « La carte des triangles 
tti i de France », che costituì la laboriosa ed indispensabile preparazione 
i I. alla realizzazione della famosa prima carta di Francia, alla scala 1 a 
86.400, monumento imperituro di gloria alla memoria di Cassini III. 
del- L’11 gennaio Gian Domenico Matraldi era nominato « concierge », 
fece come si diceva allora, dell’Osservatorio: appellativo ben diverso in 
731, significato di quello che ha oggi. Consisteva infatti in una carica 
mia onorifica. a cui era unito lo stipendio annuo di 800 livres. Era una 
“NI
	        
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