sl Cardinale
1635 dal Re, CAPO II
1638 visitò
ui Cartesio. LEONARDO DA VINCI IN FRANCIA
il 31 maggio
© cuischiesa pe I PRIMI del dicembre 1515, Leonardo da Vinci, che aveva
A È “Ai seguito l’esercito del suo protettore Giuliano de’ Medici
La piùnota — inviato a Piacenza da Leone X a sorvegliare le mosse di
nornel 1635 Francesco I calato fulmineamente con il suo esercito in Italia — reca-
vasi a Bologna, ove era stato deciso un abboccamento fra il Pontefice
ed il Re di Francia. i
Ivi Leonardo ritrovò parecchi uomini d’arme francesi, conosciuti
all’epoca della venuta di Luigi XII, che molto lo aveva apprezzato,
tanto da chiamarlo in più di una lettera « nostre chier et bien aimé
an Leonard». Inoltre, nominatolo « peintre et ingegneur otdinaire
5 du Roy», era ricorso più di una volta alla sua multiforme attività,
non solo di pittore e scultore, ma anche di idraulico. Di questa sua
attività sarà detto in particolare nel capitolo V.
A Francesco I il sommo atrtista era ben noto. Ne aveva ammirato
alcune opete pittoriche, che, portate in Francia, adornavano i palazzi
reali di Parigi e di Blois. La simpatia nacque fin dal primo incontro
e la proposta del giovane e colto sovrano di seguirlo in Francia fu
accettata da Leonardo. A deciderlo ebbero senza dubbio peso i non
do pochi contrasti avuti nei due anni della sua recente permanenza
romana ed il desiderio di por fine ad un lungo periodo di vita
incerta ed errante.
Nel mecenatismo del suo nuovo protettore confidava egli di
trovare la quiete necessaria per riordinare finalmente l’immensa
quantità delle sue note e dei suoi studi. Il 15 dicembre, quando
il Re si accomiatò dal Pontefice, Leonardo faceva ormai parte della
sua Corte, e lo seguiva a Milano.