Filippo Monti, nato a Bologna nel 1675, fu chiamato come aiuto
.stronomo di Gian Domenico Cassini, in sostituzione di Giacomo
Filippo Maraldi, quando questi venne nominato da Luigi XIV mem-
bro dell’Accademia. L’opera del Monti come astronomo è quasi
sconosciuta, quindi è da arguire che egli abbia operato semplice-
mente come aiuto di Cassini, senza avere speciali iniziative proprie.
Sembra fosse figlio di quel Monti a cui il Cassini, alla sua venuta
in Francia, aveva dato l’incarico di sorvegliare ed amministrare i
beni lasciati in Italia. È quindi presumibile che l’astronomo per racco-
mandazione del padre lo prendesse seco e lo facesse venire a Parigi.
Di lui si conserva nell’archivio dell’ Osservatorio di Parigi un
catalogo delle opere di Cassini, in data 1699, con l’annotazione scritta
però anni dopo: « Reverendissimus vit Philippus de Montibus, Regiae
scientiarum alumnus, nunc Pronotarius Apostolicus et Sacri Colleglii
Secretarius ». Si tratta quindi indubbiamente di quel Filippo Monti
bolognese nominato Cardinale nel 1743 da Benedetto XIV. Infatti,
in occasione di questa nomina, l’Accademia gli inviò un messaggio
di felicitazioni al quale il neo-cardinale rispose con una lettera
di ringraziamento, letta nella seduta del 5 gennaio 1744. In essa
egli ricorda come avesse sempre considerato titolo d’onote l’esser
stato durante il suo soggiorno a Parigi, annoverato fra i membri
dell’Accademia delle Scienze.
Gian Domenico Maraldi, nato a Perinaldo il 17 aprile 1709, astro-
nomo e fisico, nipote di Gian Filippo Maraldi, fu associato a tutti i
lavori di Cesare Francesco Cassini de Turry, pronipote di Cassini I.
Chiamato dallo zio nel 1727, giunse a Parigi appena diciottenne.
Prese alloggio all’Osservatorio. Ivi fu istradato nello studio del-
l’astronomia dallo zio Maraldi e dal cugino Giacomo Cassini. Vi fece
rapidissimi progressi, tanto da essere nominato ufficialmente, nel 1731,
aggregato astronomo e nel 1733 membro effettivo dell’Accademia
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