descrizione che trova riscontro nella zona inferiore di musaico
nella conca dell’abside di San Giovanni Laterano.
La pittura murale nel periodo da Costantino a Giusti-
niano lascia poche tracce. Quelle delle catacombe perdono
via via importanza per il venir meno dell’uso delle gallerie
sotterranee come luoghi di sepoltura, uso che cessò quasi
del tutto dopo che Alarico prese Roma.
Alcuni resti di pitture del quarto secolo si vedono sul
Clivus Scauri sul Celio, tra le rovine del palazzo dei fratelli
Giovanni e Paolo martiri, e di Pammachio, cultore della fede,
membro del Senato e discendente da consoli romani, gloria
dell’antica famiglia di Camillo, come lo chiama San Giro-
lamo.!
In una delle stanze ad encausto, su fondo bianco, sopra
un piano verdeggiante, stanno alcuni genietti di proporzioni
allungate, come in atto di danza, e reggono festoni di fiori:
ai loro piedi pavoni, anitre, struzzi e beccacce; intorno al
loro capo altri uccelli a volo; nella volta un pergolato e
genietti vendemmiatori correnti di tralcio in tralcio.° Ab-
biamo qui una rappresentazione divenuta comune nei bassi
tempi, e che troveremo svolta nella decorazione della volta
annulare del mausoleo detto di Santa Costanza.
Quei dipinti degli inizi del secolo quarto non sono i
soli della casa dei Santi Giovanni e Paolo, perchè in altre
stanze, anche nel #ablinum, sì veggono molti resti di pitture,
specialmente cristiane. Della fine del quarto sono anche le
Erlangen, 1860; BRUNN, Die Philostratischen Gemilde gegen k. Friederichs vertheidigt, 1851:
MaAaTtz, De Philostratorum in describendis imaginibus fide, 1867; BouGoT, Philostrate
l’ancien: Une galerie antique, Paris, Renouard, 1881. — Edizioni delle /magini di Filo-
strato : JAcoBS e WELCKER, I825; KAYSER, 1845; WESTERMANN, I849.
1 Bibliografia sulle pitture del palazzo di Pammachio:
PADRE GERMANO, La casa celimontana dei Santi Martiri Giovanni e Paolo scoperta
ed illustrata, Roma, 1894; IDEM, in Ròmische Quartalschrift fir christ. Alterthums-Munde,
1888, 1889, 1891, e nel 7%e american journal of archeology, 1890 e 1891; C. HULSEN,
Mittheilungen des archiol. Instituts, 1889; G. GATTI, nel Bull. arch. com., 1887, 1888.
2 Tali proporzioni ci richiamano quelle de’ fauni sostenenti encarpi sul sarcofago che
sta nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli sotto l’urna de’ Savelli. E ciò ci muove a con-
traddire all’asserzione che fa le pitture assai anteriori agl’inizi del secolo Iv.
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