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doveva però esser comune una simile decorazione figurata per
le chiese, poichè San Paolino stesso dice che si adoprava
di rado; ma non dovette esser così in seguito. I criterî di
San Paolino sono pur quelli che ispirano i consigli di San Nilo
Fig. 188 — Roma. Museo del Laterano (n. 222}
all’eparco Olimpiodoro, il quale, volendo ornare una chiesa,
pensava di dipingerla con animali, scene di caccia e di pesca.
« Nel 7a0s, da ogni lato, scrive invece il Santo, si co-
prano le pareti con le scene dell’Antico Testamento e del
Nuovo, dipinte da un abile artista, così che coloro i quali
non sanno di lettere e non possono leggere le Sante Scrit-
ture, impareranno le belle azioni degli uomini fedeli a Dio,
e saranno stimolati a imitare il nobile esempio di essi che
preferirono il cielo alla terra, le cose invisibili alle visibili ». *
La pittura assume quindi l’importanza d’un catechismo
figurato: i suoi quadri, i suoi compartimenti a fresco, sono
pagine della Bibbia e dell’ Evangelo, e non pagine staccate,
come nelle catacombe, ma completi codici.
CHORICIIL GAZAEI Orationes, declamationes, fragmenta. Ed. Boissonade, pag. 91-98.