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Nelle pitture descritte da Filostrato gli Eroti circondano
la palestra, personificano varie fasi della lotta, maneggiano
la sega nell’officina di Dedalo; si divertono come fanciulli
in un orto consacrato ad Afrodite, saltano sugli alberi di ramo
Fig. 204 — Ravenna. Mausoleo di Galla Placidia. Urna di Costanzo Augusto
in ramo, raccolgono mele, ne riempiono le corbe. «Gli Amori,
scrive il sofista greco, fanno la raccolta dei pomi, come tu
vedi; non stupirti del loro numero, perchè questi figli delle
Ninfe, che governano tutti i mortali, sono innumerevoli
quanto i desiderî umani ».'
Tutti quegli Eroti, Cupidi, genietti, con ali di uecello,
tutelari degli uomini, /unones con ali di falena, tutrici delle
donne, formavano il cornucopio artistico dei bassi tempi. Del
grande tronco dell’arte classica restavano solo le schegge,
delle grandi rappresentazioni divine ed eroiche solo le figure
noti accessorie.
i I cristiani stessi non isdegnavano di ripetere quei motivi
d’arte divenuti comuni, eleganti parole senza alcun significato
1 Cfr. la poesia su gli Amori.