Full text: Dai primordi dell'arte cristiana al tempo di Giustiniano (1)

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predilige la bella pianta d’acanto col greve e grosso gambo 
florifero a spira, vestito di lunghe foglie e di fiori, che forma 
il ZRoriferum nemus Paradisi. * e formerà gli alberi di Jesse 
e della vita, annidanti nelle loro volute le generazioni, i 
profeti, i santi, intorno alla Vergine e al Cristo. Le piante 
divengon simboliche, e talvolta prendono anche l’anima. La 
palma obbedisce ai cenni del divin Bambino, come si legge 
nell’apocrifa « Storia della Natività di Maria e dell’infanzia 
del Redentore »; e curva i rami per offrire datteri alla Ver- 
gine. Già in antico, in un quadro descritto da Filostrato, un 
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Fig. 209 — Ravenna. Sant’Apollinare in Classe. Arca di San Teodoro 
albero mascolino di palma piantato sopra una riva per rag- 
giungere la palma femminile erta nella riva opposta, si abbassa 
amorosamente, passa il fiume, e non potendo ancora raggiun- 
gere l’amica lontana, si stende servilmente e diviene un ponte. 
gua La viola, il giglio e la rosa divengono pure emblemi: 
W il fiore dei fedeli il primo, delle vergini il secondo, il terzo 
e delle sante vedove; e la rosa porporina, che le favole an- 
tiche facevano spuntare dal sangue di Adone, simboleggiava 
quello dei martiri. * 
I SAN PAOLINO, epistola XXXII. 
2 LE BLANT, Les Martyrs. Paris, 1893, pag. 94.
	        
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