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distaccata dal grande musaico rappresentante Alessandro alla
battaglia d’Arbela, nel Museo di Napoli. Nella Palude il
sofista greco ci descrive il dipinto che ritrasse le sorgenti
scaturite e discese dai pendii, per confondere le loro acque
e fare del piano una palude: « L’arte, egli scrive, ha diretto
i corsi de’ ruscelli, come l’avrebbe fatto la natura con la sua
abilità sovrana. L’acqua si perde in numerosi meandri, dove
cresce l’appio in abbondanza, dove gli uccelli acquatici si
abbandonano con tutta sicurezza ai loro sollazzi. Vedi quelle
anitre con quale leggerezza nuotano e soffiano l’acqua come
da zampilli. Che diremo della tribù delle oche? La pittura è
| i Fig. 226 — Venezia. Particolare del ciborio di San Marco
- fedele: questi uccelli scivolano sulla superficie delle acque,
O , essi navigano. E gli altri piantati su lunghe gambe, tu li rico-
o nosci certamente per stranieri, e per delicati personaggi;
a; hanno ciascuno piume differenti e attitudini ugualmente varie.
Questo al sommo d’uno scoglio riposa alternativamente sopra
- l’una delle zampe; quello si asciuga le ali; quell’altro le