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formate da cinque gradazioni di verde e da una sesta d’az-
zurro, si collegano e formano il tessuto dell’orlatura di una
delle volte; le greche si svolgono e limitano altre parti del
mausoleo; festoni che salgono su da corbe intessute di vi-
mini spiegano in un sottarco le frutta conteste ordinatamente
con foglie verdi sopra altre azzurre del fondo; le fettucce
lemniscate che s’avvolgono nei sottarchi del tamburo mo-
strano ora il diritto a varî gradi d’azzurro, ora il verso a sfu-
mature di verde: quei toni di verde sfumano nell’azzurro,
come i prati e gli alberi sull’orizzonte chiuso dalle montagne,
o la terra fertile nel mare in cui s’inoltri. Tutto questo ne
dimostra la grand’arte del musaicista per ottenere l’unisono
Fig. 268 — Venezia. Particolare del ciborio di San Marco
degli effetti con il disegno semplice e armonico, la progres-
sione de’ valori d’una medesima tinta e la replicata combi-
nazione di alcuni colori che dolcemente si fondono insieme.
Così era adorno il mausoleo di Galla Placidia, nel tempo
all’incirca in cui Sisto III ornava di musaico la basilica di
se