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cinque scene del Nuovo Testamento: Erodiade e la decolla-
zione di San Giovanni Battista, il miracolo della moltiplicazione
dei pani, l’altro della guarigione dei due ciechi di Gerico, e,
infine, quello del fico disseccato. A destra e a sinistra di cia-
scuna miniatura, come nel codice rossanese, vedonsi i busti
nimbati dei profeti dell’Antico Testamento, i quali pure si
tengono davanti i testi delle profezie relativi alla vita del
Cristo. Nella decollazione di San Giovanni, la tavola su cui
banchettano Erode e tre commensali è della stessa forma
dell’altra nell’ultima Cena del codice di Rossano; così nella
moltiplicazione dei pani e dei pesci, e così nelle altre minia-
ture, è tanta la somiglianza reciproca de’ tipi del Cristo e
degli apostoli, fino ne’ particolari degli abiti, da lasciar sup-
porre che l’uno e l’altro manoscritto sieno usciti dalla stessa
scuola di miniatura, se non dalla stessa mano.
Un altro frammento d’ Evangelario greco della Biblioteca
Imperiale di Vienna (n. 847) non ha come i precedenti pre-
ziose tavole della vita del Cristo, ma è importante per le
decorazioni del testo. Il Wickhoff, che lo ha illustrato, lo clas-
sifica tra il VI e il principio del vII secolo. Le tavole poste
da Eusebio vicino agli Evangeli con numeri di riferimento
furono incorniciate con colonne ed archi, forse dallo stesso
amanuense. La decorazione delle colonne è piatta, le mem-
brature architettoniche non sono troppo geometriche; ma, in
ogni modo, quei motivi ornamentali trovano qualche riscontro
con le tavole dei canoni nell’Evangelario del monaco Rabula,
benchè in queste si trovi il tentativo di dare evidenza pla-
stica all’architettura.
LL’ Evangelario siriaco della Laurenziana di Firenze (codice
sir. 56) fu scritto nel convento di San Giovanni di Zagba
in Mesopotamia l’anno 586 dal monaco Rabula. In esso il
maggior posto è dato all’ ornamentazione: da per tutto ar-
chitetture, alti portici sostenuti da sottili colonnine, e intorno
I FR. WICKHOFF, Die Ornamente eines altchristlichen Codex in Hofbibliothek (Jahr-
buch der kunsthistorischen Sammliungen des allerhòchsten Kaiserhauses, Wien 1893).
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