che egli ne misurasse giustamente il valore, per aver confuso
in uno Guidetto e Guido scultore del pulpito di San Barto-
lommeo in Pantano, al quale attribuisce poi decisamente
le storie di San Regolo (fig. 860), che sono di un coma-
cino più sviluppato di Guidetto, o di lui medesimo nella sua
forma più progredita. Ci troviamo difatti innanzi a un’opera
Fig. 876 — Pisa, Camposanto. Capitello
d’arte superiore a quelle delle storie della leggenda di San
Martino, più complessa e potente.
San Regolo incontrando gli Ariani armati di picche e dî
ostinazione, s’avanza amorevole verso quei soldati fierissimi
in volto; e i tre giovani che lo seguono hanno pure una
espressione mite, quasi timida in contrasto col gruppo degli
Ariani superbi, sfidanti il vescovo. L’ultima figura a destra
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