= 112
navi, il campanile de’ monaci, la cattedra, la parte inferiore V
del ciborio o tiburio, la superiore essendo rifatta l’anno 1198, l'as
e infine l’altare di Vuolvinio. Poco prima del 1128 s’iniziò
la costruzione del campanile per uso de’ canonici, più tardi !
sopraelevato, senza togliere, com’è stato detto, una parte '
della parete della chiesa per fargli posto. La muratura della
chiesa si spingerebbe per la profondità di circa un metro
dentro la muratura del campanile, secondo il tracciato del
Dartein; ma ciò è ancora da dimostrarsi. Che invece la
chiesa sia sorta quasi ad un tempo col campanile si può ritenere
con lo Stiehl,' osservando la grande corrispondenza della lavo-
razione nel materiale e nelle forme architettoniche del campa-
nile de’ canonici e nell’esterno di Sant’Ambrogio.Nella fronte
occidentale si trovano le stesse lesene semirotonde di laterizio,
18 centimetri larghe, con le stesse basi di pietra, e il fregio ad
archetti, come nel campanile, in una forma ben più sviluppata
di quel che non si veda nella fronte a mattoni del San Marco
di Venezia. Al principio del secolo xII il bel Sant'Ambrogio
con i pilastri e con le forme in pietra da taglio arieggianti
i modelli normanni, con le volte a mo’ de’ sistemi borgognoni,
con forme speciali veramente italiane delle aperture per la
luce, con un’accuratezza nuova e grande nell’uso del laterizio,
s’innalzò solenne, tipico, in mezzo alla popolosa Milano. Più
tardi, nel 1196, qualche parte della chiesa rovinò, e si ri-
fece il ciborio, al tempo di Oberto da Terzago (1195-96) e
del suo successore Filippo da Lampugnano, impostando sopra
gli archi una cuspide, come quella del ciborio della chiesa
di Civate, stendendovi al disotto una volta a crociera con
nervature, e lavorando di stucco, ne’ timpani, figure che ab-
biamo già descritte,” le quali hanno più corrispondenza con ’
l’arte germanica che con la nostra, come si nota osservando, |
fra le altre cose, un avorio tedesco della collezione Tri-
1Op. cit.
2 Vedi vol. II, pag. 547 e seg.