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H n è rappresentata nelle cattedrali nordiche: cadono le figure
i sempre più a precipizio dalla parte destra; s’innalzano di grado
gi in grado, vie più liete e gaudiose a sinistra, verso il fortunato
I che primo è arrivato al sommo della ruota, e siede, e regna.
P Come nella scultura, così nel-
l’architettura può vedersi qualche
corrente germanica, ad esempio
in Sant'Abbondio di Como (1095),
di un tipo misto cluniacense-tede-
sco, e nelle altre chiese comasche.
Mentre si creò la basilica am-
brosiana, o dopo, altre chiese
milanesi segnavano i progressi
raggiunti: San Simpliciano, Cco-
struito sul tipo del duomo di Mo-
i dena, con un fregio ad archetti in-
No, Ce torno al coro simile a quelli del
statuc fronte occidentale del Sant’Am-
| Cristo e brogio, e con larghe lesene pros-
1 98) mo- sime alle altre dell’abside di San
* Of Sepolcro; San Giorgio in Palazzo,
ye e consacrato nel 1129, che ha note-
i voli relazioni con forme greche;
yf San Marco, i cui frontoni di en-
‘ trambi i bracci laterali sono un
prodotto maturo dell’ architettura
romanica in laterizio, tale che se-
gna la transizione al gotico; San Re Pressa, sz zi
ft Sepolcro, che mostra la stessa Statua del nontile
je Cris pianta di San Fedele di Como, se
figura d si prescinde dall’atrio e dai due campanili; San Nazzaro, del
stro dell: tempo della fiorente arte lombarda. *
racciata, Presso Milano, più che in queste chiese rifatte: col mutar
+ a0Celle del gusto, variabilissimo nelle città doviziose, si possono ve-
i mala I MONGERI, L’arte in Milano, Milano, 1872.