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a Cortazzone (fig. 101), con gli occhi bucati, i capelli striati, il
naso triangolare, la pendente bazza, le mani enormi; e tuttavia
nell’insieme e nel cader de’ capelli sulla fronte c’è la rimem-
branza di cosa veduta, della sirena, deità marina, ancora con
Fig. 104 — Cortazzone, Chiesa di San Secondo. Capitello
la duplice coda di pesce, come altri l’avevano concepita; c'è
insomma la ripetizione di forme divenute consuete, quali si
vedono poi nei capitelli della porta della sagra di San Mi-
chele (fig. 102, 103).
A Cortazzone stesso sono altre figure di chimere (fig. 104)
ben più informi per la mancanza di qualunque traccia: facce
segnate con un cerchio, entro cui sta la bocca falcata e il
naso triangolare, il mento come una gran borsa, gli occhi
tracciati appena da due segni e i capelli da scalfitture.
In mezzo a quest’abbandono d’ogni regola d’arte lo scul-
tore riesce con meno stento a rendere, più che una figura
animale, gli antichi ornamenti. Ne offre esempio un capitello