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e la palma della mano piatta ed enorme di uno degli an-
gioli, per accorgerci che ci troviamo innanzi allo stesso scul-
tore. Finanche l’ornato della tunica di uno di quegli angioli,
segnato intorno al collo da una serie di tondini bucati, è
quello degli archi di un capitello del pontile. Rappresenta
le Marie che vanno dal mercante degli unguenti prima
di recarsi al sepolcro di Cristo,' e poi sopra questo pian-
genti. Proviene probabilmente da San Vitale delle Carpinete,
dalla chiesetta posta sul monte di questo nome, e che la tra-
dizione assegna all’opera della Contessa Matilde. * Hanno
Fig. 251 — Modena, Cattedrale. Bassorilievo della fronte del pontile
evidente relazione con esso i capitelli ridotti a pila d’acqua
santa, certamente tolti dalla chiesa diruta, per ornarne le
chiese circostanti della montagna.
I. Il capitello della chiesa di Onfiano, ? qui riprodotto
(fig. 265 a 268), non si trova più al posto là ove lo vidi in-
castrato nel muro. Rappresenta la Nascita del Bambino,
l’Adorazione de’ Magi, l’Annunzio di un angiolo a un pa-
store. Non v’è dubbio che si tratti dello stesso maestro che
1 Questa rappresentazione è strana secondo il Vòge. Eppure l’argomento era ben noto,
se San Bernardo, abate di Clairvaux (V. Patrologiae cursus del Migne, t. CLXXXIII;
Sancti Bernardi abbatis Clarae-vallensis, Sermonis de tempore, pag. 284) così predicava:
« Ecce igitur Christus in sepulcro, fides mortua est in animo. Quid faciemus ei? Quid
fecerunt sanctae mulieres, quae solae ex omnibus suis ampliori tenebantur affectu? Eme-
runt aromata, ut venientes ungerent Jesum ».
2G. B. ToscnHr, Gita artistica a San Vitale delle Carpinete, in IHlustrazione Italiana,
n. 15 e 16, a. 1885; G. VIGANÒ, 77 Medio Evo dalle Carpinete, Correggio, 1881.
3 G. B. ToscHI, Nella chiesa d’ Onfiano presso le Carpinete, in Arte e Storia, n. 40,
anno I88s.