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della porta laterale destra vedesi la mano benedicente di Dio,
studiata da una mano vera, con l’indicazione delle vene
ne’ polsi e de’ segni della palma.
Tra la porta laterale destra e la porta centrale vi è a
contrafforte una grossa colonna con un capitello imitato
dall’antico, ornato d’una greca nell’abaco. Tra la colonna
e il baldacchino della porta centrale, Enoch coperto di tiara,
ed Elia, con una tiara orientale, trascorre sul carro lasciando
Eliseo nel piano. Quindi un miracolo di San Donnino, quando
salva la donna incinta caduta dal ponte, e la nicchia con
Ezechia, di cui abbiamo già discorso.
Nel protiro della porta centrale, sull’archivolto, il Re-
dentore tiene due cartelli: quello di sinistra, con figure di
profeti che bandiscono precetti; quello di destra, con santi
he cantano: BEATI PACIFICI, REATI MITES, eCc., il che ri-
chiama il codice latino della Biblioteca Nazionale di Parigi del
secolo XII, n. 12999, dove è miniato un albero. Dai tondi nodi
del tronco, dove sono indicati: Species timoris domini, species
pietatis, species scientie, species fortitudinis, species consilii,
species intellectus, species sapientie, sì dipartono rami a destra
e a sinistra paralleli. Dalla species pietatis, a destra un ramo
con un tondo in cui si legge: Beati pauperes spiritu; a sinistra
un altro ramo e un altro tondo con la preghiera: Sed libera
nos a malo. Così dalla species scientie un ramo con la scritta:
Beati miles, e sotto altri tondi e altre scritte: Beati qui
lugent, beati qui esuriunt, beati misericordes, beati mundo
corde, beati pacifici. A uno schema di tale specie s' ispirò
l’Antelami designando le sculture dell’archivolto; e in genere
nelle composizioni della facciata della cattedrale di Borgo
San Donnino s’attenne ai principî della morale religiosa. Ab-
biamo veduto come illustrasse il concetto di pace sociale, di
uguaglianza degli uomini innanzi all’ Eterno, facendo accom-
pagnare dagli araldi del cielo la famiglia del povero e quella
del ricco alla casa di Dio. Ora vedremo come, per quella
ragionevolezza ch'egli metteva in ogni parte dell’opera sua,