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- svolgono da destra a sinistra (fig. 520, 521): ne’ riquadri supe-
riori, prima Giuseppe racconta al padre il proprio sogno; nel
secondo, Giacobbe lo manda in cerca de’ suoi fratelli a Sichem;
nel terzo, Giuseppe è messo nella cisterna dai fratelli; nel
quarto, Giacobbe, vista la tunica insanguinata del figlio, si
dispera; nel quinto, Giuseppe è venduto. Sono scenette vi-
‘a. Come vacissime, eseguite da uno scultore che sa raccontar bene.
Nel secondo scompartimento Giacobbe siede sopra una cat-
tedra retta da leoni, e dice addio a Giuseppe, che ha un cane
a’ piedi. Un albero limita la scena, e tra i rami di esso sta
un uccello da preda; e qui l’artista s’ingegnò a rendere non
solo le figure, ma anche il loro ambiente. Nella scena di
Giacobbe che si straccia le vesti, innanzi a una casa con due
frontispizî triangolari e cornici a fuseruole, lo scultore riuscì
vero ed espressivo: Giacobbe ha i capelli irti, a brevi ciocche;
i suoi figli li hanno ondulati, discriminati e lunghi; uno dei
fratelli di Giuseppe piange, mentre il padre si denuda il petto
e par che non abbia conforto.
Nella seconda linea, Giuseppe è accompagnato da Puti-
farre, che lo accoglie stando innanzi a una porta; intanto sua
moglie guarda dalla finestra della casa con alto basamento,
come un cornicione rovescio. Appresso, Giuseppe lascia il
mantello alla moglie di Putifarre, mentre un servo sta ori-
gliando alla porta. Putifarre ordina l’arresto di Giuseppe.
Segue la rappresentazione del sogno del coppiere e del pa-
nettiere di Faraone. Il coppiere aveva sognato d’aver veduto
- innanzi a sè una vite, la quale aveva tre tralci che gettavan
germogli, poi si vestivan di fiori e si caricavano d’uve ma-
ture, che egli spremeva nella coppa di Faraone a cui la por-
geva; e il panettiere aveva sognato d’aver sul capo tre ca-
nestri, e nel più alto pani e paste mangiate dagli uccelli. Lo
scultore non indietreggiò innanzi alle difficoltà: figurò una
Mii oe | casa a. volta, ornata dalla vite, illuminata da una finestra con
dda stesi transenna, fiancheggiata da due torricciuole terminate da cu-
ia trapano. pole arabe a spicchi; Faraone siede mentre il coppiere spreme
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