Full text: L' arte romanica (3)

ad 582 io 
grandi foglie dietro al capo, uscenti come dal calice d’un fiore; 
ora un’aquila che ha nel becco una lucertola o un serpentello 
attorcentesi al suo collo, o un cane che si lambisce con la 
lingua una zampa. È qua una donna suona e muove a danza, 
Fig. 541 — Sessa Aurunca, Cattedrale. Capitello 
là un uomo genuflesso sulle foglie curvate porge il becchime 
a un uccello nella palma della mano. 
Lo scultore ha vinto la rigidezza medioevale, si muove 
liberamente, atteggia le sue figure senza sforzo alcuno e ne 
segna i torsi ignudi con cura progredita; ma lascia ricono- 
scere la sua derivazione dal maestro di Santa Restituta e 
dell’arcone del portico, nelle tuniche che formano un angolo
	        
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