Full text: L' arte romanica (3)

ai 12 ni 
appartenga al 1110 lo statuto de’ petrai, alla cui arte erano 
inscritti scalpellini, muratori, calciaiuoli, ecc. Ivi è fatta men- 
zione speciale della festa di Sant’Ambrogio, e si prescrive 
che sia specialmente osservata dai maestri lombardi. Ciò in- 
dica come questi fossero numerosi a Viterbo. Probabilmente 
contribuirono alla riedificazione della chiesa di San Pietro 
in Toscanella, da assegnarsi alla fine del secolo XI, se si tien 
conto dell’iscrizione sull’altar maggiore, che lo dice consa- 
crato nel 1093; ma i lavori dovettero continuare anche nel 
secolo XII, trovandosi nella rosa della facciata, nella porta 
principale e nella galleria sovrastante, le forme proprie degli 
artisti marmorarî romani di quel tempo, finanche nella rosa 
l’ornamento a musaico particolare de’ Cosmati. * 
Di tipo più prettamente cosmatesco è Santa Maria di 
Castello in Corneto Tarquinia. Una lapide posta nell’interno 
della chiesa, presso la porta maggiore, ascrive il principio 
della costruzione al 1121, regnante l’imperatore Enrico V, 
sedente sulla cattedra papale Calisto II; ma la chiesa preesi- 
steva, secondo il documento citato dal Turriozzi nella sua 
storia di Toscanella.* Degli artisti che decorarono il tempio 
all’interno e all’esterno ha trattato ampiamente Giambattista 
De Rossi. Due scultori di Roma furonvi chiamati: Pietro 
e Niccolò. Il primo fece la porta principale con i pilastri de- 
corati in musaico, con una ricchezza che fa sembrare al con- 
fronto tanto povera e primitiva la porta con poche foglie e 
con intrecciature, eseguita più di un secolo prima a Sant’ Elia 
presso Nepi (fig. 699). Sull’architrave della porta di Cor- 
neto (fig. 700) è un’iscrizione del 1143, nel quale anno fu ese- 
guita; e un’altra sull’arco designa l’autore: PETRVS RANVCII. 
Nel mezzo della facciata è una finestra bifora, con i due 
archetti retti da una colonnina e inclusi in un arco mag- 
I ETTORE GENTILI, San Pietro di Toscanella, in Archivio storico dell’ Arte, 1889, pag. 36x 
e seg. ; RIVOIRA, Le origini dell’architettura lombarda, 1901, pag. 146 e seg. 
2 Memorie istoriche della città Tuscania, che ora dicesi volgarmente Toscanella. 
3 Bullettino d’archeologia cristiana, 1875, pag. 11o0.e seg.
	        
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