Full text: L' arte romanica (3)

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distrutto; quello di Valvisciolo presso Sermoneta (fig. 719), 
romanico, tranne in alcuni capitelli ornati nelle forme fran- 
cesì di Casamari, è il più antico de’ chiostri cistercensi nella 
provincia romana ; poi viene in ordine quello di Casamari, 
meno francese del resto dell’abbazia,: e, l’altro di Fossanova, 
con tre lati romanici uniti al quarto lato meridionale gotico. 
Gli edifizî monastici benedettini, specialmente quelli del- 
l’ordine francese de’ cistercensi, sorsero in gran numero nella 
provincia romana, e ben presto si resero importanti per vasta 
giurisdizione e ricchezza le abbadie di Casamari presso Ala- 
tri, di San Martino presso Viterbo, di Fossanova presso 
Piperno. 
Lo stile ogivale di questi monasteri non tardò a usarsi 
in costruzioni che non appartenevano all’ordine de’ monaci 
cistercensi; e come sotto l’influsso delle forme architettoniche 
di Santa Maria d’Arabona e poi di Subiaco, gli Abruzzi 
foggiarono abbazie e chiese a Scurcola, Rosciolo, Taglia- 
cozzo, Sulmona, ecc., così sul tipo di Fossanova e di Casa- 
mari si eressero Santa Maria Maggiore e San Francesco, 
in Ferentino; Santa Maria del Fiume e San Niccola, a Cec- 
cano; San Lorenzo d’Amaseno, l’abbaziale di Valvisciolo, le 
cattedrali di Sezze e di Piperno, le altre chiese a Terracina, 
Fondi, Sermoneta, Piperno, Sonnino. 
Sul tipo di San Martino sul monte Cimino sorsero nel 
Viterbese chiese e monasteri, tra i quali Santa Maria di 
Gradi, per cura del cardinale cistercense Rainero Capocci. 
Lo stile si diffuse anche oltre la cerchia dell’ordine: dome- 
nicani e francescani lo adottarono; molte costruzioni civili 
ne presero le forme. Vi accenniamo soltanto, perchè la dif- 
fusione: di quello stile segna già i termini dell’arte romanica. 
1 ENLART, Origines francaiîses, ecc., già cit., pag. 85. 
2 ]p., id. 
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