Full text: L' arte romanica (3)

la gigantesca figura di Giuseppe, quei giocattoli di cavalli, 
le pieghe delle vesti qua e là, a linee parallele, incavate come 
per essere commesse di marmi diversi o per ricevere la riem- 
pitura di pasta vitrea; infine quei Re Magi, nani, tanto più 
piccoli quanto più s’allontanano dalla Divinità. Ma nella com- 
messione di marmi e di paste vitree quegli scultori festaiuoli 
Fig. 858 — Lucca, Cattedrale. Bassorilievi con leggenda di San Martino 
giungono a un’eleganza ammirabile. Musaicisti, mettono la 
scultura figurativa in second’ordine, che, per l’effetto notato, 
le figure umane, le storie sacre non erano essenziali. Anzi 
nel pulpito di San Miniato mancano quasi del tutto; e quelle 
formelle con rose, scacchi, croci, quadrifogli e stelle, quei cas 
settoni marmorei fanno un effetto anche migliore degli altri 
pulpiti così ornati, ma con figure in più. 
Oltre questi due gruppi abbiamo maestri isolati che non 
hanno attinenze con altri noti in Toscana, come il decoratore 
della porta di San. Giusto, a Lucca (fig. 845); che sembra 
imitare un’opera in ferro battuto per ornamento delle porte 
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