Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

ta, da il nome di Sancta llaria ad l’raesepe, s’apriva uno speco 
latario o antro ornato di marmi e di metalli preziosi, dove si con- 
nasteri tenevano reliquie della spelonca di Palestina, culla del Reden- 
dexte- tore. Gareggiarono i Pontefici ad arricchire l’oratorio, tanto 
.- Nel- nell’ingresso, come nelle pareti e nell’altare sotto cui apri- 
mague vasi la confessione: il Papa celebrava a quell’altare la messa 
o, ad nella notte del santo Natale; e, durante questa solennità, lì fu 
E Mar- sorpreso Gregorio VII, l’anno 1075, e via condotto prigione.” 
Lest». L’oratorium Praesepis dovette però essere rinnovato nel 
>1fo. secolo xXII, e il Vasari, nella vita di Arnolfo, attribuì a Mar- 
è sotto chionne Aretino il rinnovamento, con queste parole:* «E in 
Basilicao Santa Maria Maggiore, pur di Roma, fece la cappella di 
. Romae, marmo, dov’è il presepio di Gesù Cristo. In essa fu ritratto 
aria alle da lui papa Onorio ILL di naturale: del quale anco fece la 
tua, ma sepoltura, con ornamenti alquanto migliori, ed assai diversi 
> di non : : : 
; dalla maniera che allora si usava per tutta Italia comune- 
roposito 
isigne di mente ». Ma nell’edizione giuntina, prima dell’/ndice delle 
Gli : se : ; . vt . 
pi ao cose notabili del primo volume, il Vasari mutò il passo in 
ne orna- quest’altro : « Cominciò il detto Arnolfo in Santa Maria Mag- 
o XIII giore in Roma la sepoltura di papa Onorio III di casa Savella, 
e tem- SAI e è . 
SLA 1A, la quale lasciò imperfetta con il ritratto di detto papa... E la 
| proprio cappella di marmo, dov'è il presepio di Gesù Cristo, fu del- 
“vato nel : : : 
va dnfica l’ultime sculture di marmo che facesse mai Arnolfo, che la fece 
lancanza ad istanza di Pandolfo Ipotecorvo l’anno dodici, come ne fa 
ee fede un epitaffio che è nella facciata allato della cappella...». 
ì le * 
ticane vi L’epitaffio andò distrutto, quando al tempo di Sisto V 
nsura; a si trasportò la cappella del Presepio in quella ampia del 
SEC, XIII, ; . . . 
1 ciborio Sacramento, per opera ingegnosissima dell’architetto Carlo. 
ta, come Fontana ;? quindi non abbiamo più modo di verificare quanto 
egge ico- 
il Grisar = 
osseduta I LIVERANI, Del nome di « Santa Maria ad Praesepe» che la basilica Liberiana 
probabil- porta e delle reliquie che conserva, Roma, 1854; ADINOLFI, Roma nell’età di mezzo, 
tro, e del II, Roma, 1881; GrISAR, Analecta Romana, Roma, 1899, pag. 577 € seg. 
le forme 2 VasarI, Le vite, 1, Firenze, Sansoni, 1878, p. 278. 
ledio evo 3 CARLO FONTANA, Della traslazione dell’obelisco vaticano e delle fabbriche fatte 
tipo alle da Sisto V, lib. 1, p. 40, 49; vedi anche De ANGELIS, De basilica S. Mariae 
Maioris.
	        
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