Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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P_D offerente. Agli angoli dell’antico ciborio si ergevano, sotto 
>» P. Da- n, i : 
i cuspidi, due figure, imitate in parte nel nuovo (fig. 82-83). 
»mposto : : ; 
iscsta Su d’ogni faccia, un timpano con rose traforate nel mezzo, 
ic ; : ; 
P con foglie rampanti nel contorno, uno con la scritta: 
sommo 
si anche MACR .  FECIT 
mmo di DEODAT HOC OPVS.* 
‘lia, sor- 
Arnolfo I frammenti dei timpani giacciono pure nel chiostro di 
San Giovanni Laterano insieme con le basi delle cuspidi e 
Cecilia, le cuspidi stesse; e nell’altare moderno del ciborio Ss’ inca- 
npio ai strano le figure de’Santi Pietro e Paolo, resti di quello an- 
>smedin tico, che mostrano chiaramente come Deodato fosse scolaro 
semplari. di Arnolfo. Il ciborio fu eseguito al tempo di Clemente V, 
i arrese del quale vedesi ripetuto lo stemma sopra uno de’timpani. 
> proba- Nè questo solo ci resta a San Giovanni Laterano a prova 
vallini:; * dell’influsso di Arnolfo nell’arte cosmatesca, che servì a 
dei due fasciare come di arabi drappi i monumenti dello scultore 
a destra toscano. Vi è il frammento di un ex voto papale, e cioè la 
il fondo figura supposta di Niccolò IV, invece di Bonifacio IX, ginoc- 
Vo offe- chioni,* tarda opera, di fattura materiale e grossa, nonostante 
idi late- la fatica dell’autore nel lisciare le carni. Vuolsi che il Papa 
iteriore. si vedesse inginocchiato innanzi alle statue (opera di tempo 
ciborio. anteriore) dei Santi Pietro e Paolo (fig. 84, 85), le quali sono 
iure che: nel chiostro annesso alla basilica. * Certo è che esse sono 
ci binati ispirate all’arte d’Arnolfo, e mostrano d’essere l’opera d’un 
d’oro a. rude e vecchio maestro romanico, che dall’arte classica prende 
ae nel a prestito nuove vesti per presentarsi ringiovanito. Ma più 
che do- — 
Vescovo * Il De Rossa, nella citata Raccolta di iscrizioni, crede che l’epigrafe fosse 
incisa nel 1297 sul timpano acuminato del tabernacolo sopra l’altare di Santa Maria 
- o Maddalena; ma invece il timpano è chiaramente quello del ciborio. 
2 Vedi vol. III, pag. 894, fig. 791. Vero è che sopra uno dei timpani una 
| basilicanx volta sta lo stemma de’ Colonna, ma ripetuto più volte è l’altro papale. Forse 
i cardinali Egidio o Giovanni Colonna contribuirono alla costruzione del ciborio. 
3 ROHAULT DE FLEURY, Le Latran au moyen dge, T’aris, 1877, suppone che 
il timpano servisse per l’edicola o il tabernacolo della cappella della Maddalena. 
4 Ip.. Le Latran, ecc., pag. 186.
	        
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