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‘opera PAGNI ET SIMONIS - MAGIS[Z]ER BON[2s] FEC[i/]. Al tempo
condo dunque degli operai preposti all’opera o fabbriceria di Santa
all’an- Maria Nuova, maestro Bono fece quelle mensolette anche con
fo poi teste ridenti, le quali ne richiamano altre de’capitelli del cam-
ta Ce- panile di Badia, ora nel Museo Nazionale di Firenze (fig. 102,
tardi, 103, 104). Lavorava a Pistoia nel 1270, come si apprende
rciera, da un’altra iscrizione della chiesa di San Salvatore in via
. stola Torre di Catilina.! Le mensolette di maestro Bono, i capitelli
del Museo Nazionale, anche posteriore un gruppo frammen-
tario di cavalieri che fanno pace tra loro, nella collezione
Franchetti a Firenze (fig. 105), sono l’ultima espressione del-
l’arte romanica, quando già la scuola di Nicola era in fiore, e
diffondevasi da Pisa per la Toscana, per l’Emilia, per l’Umbria.
Nel 1300 il papa Bonifacio VIII dovette pensare all’or-
namento dell’altare, cadente per vecchiaia, che conteneva
le reliquie del santo martire di cui portava il nome. Chiamato
dal Pontefice a innalzare un tabernacolo sull’altare, Arnolfo
lo figurò nel davanti con due portelle socchiuse, come in
antico si usava di figurare le celle mortuarie; e intorno vi
dispose quattro colonne di marmo pario sostenenti una volta
limitata e coperta da cuspidette, le quali parvero opera te-
desca al Ciampini,° che pure descrivendo il ciborio ricordò
come Arnolfo ne fosse stato l’architetto (fig. 106). Sull’al-
tare del Santo, il Pontefice fece inoltre eseguire il proprio
n: sepolcro, così che il sacerdote, nel celebrare la messa, si tro-
vava di fronte al tumulo del Papa. Il Ciampini fornì pure il
CC. XX disegno della sepoltura: il sarcofago, con le armi gentilizie
de’ Caetani, sul quale ricadeva la coltre funebre, la cella mor-
quando tuaria aperta con la figura del Pontefice disteso, il musaico
rersi da
fig.101),
a Maria I L'iscrizione, comunicataci gentilmente dal dott. Peleo Bacci, così dice:
+ ANNO MILLENO BIS | CENTV #1 SEPTVAGENO | HOC PERFECI OPVS
scolpita QVI FERT:r NOmInE BONus | PRESTABANT OPERI IACO |BVS SCOR-
PARISII CIONE VOCATus | ET BENVENVTI IOHa2nnES | QVOS DEVS OMnES | SAL
VATOR LENIS N |VLLIS VELIT ANGERE | PENIS + AMEN.
® CIAMPINI. De sacris aedificiis a Constantino Magno constructis, pag. 64.