Zvili-
La scena dov’è figurato il Presepe è ben differente dal
prototipo di Nicola nel Battistero di Pisa. Invece delle impe-
riose figure solenni, vedonsi umili nature, che si nascondono,
si restringono, si ravvolgono paurose. L’angiolo che dice ave
a Maria non s’avanza come un araldo delle legioni romane,
ma come un fanciullo che gode d’annunciarle il gaudio ma-
terno e protende la testa sorridente; la Vergine non è”più
Fig. 134 — Pistoia, Sant’Andrea. Pulpito. Giovanni Pisano
(Fotografia Alinari)
Giunone con la stefane sulla fronte, bensì l’ancella, la popo-
lana coperta da un cappuccio; Giuseppe non ha più il tipo
erculeo, la forza atletica. Eppure una forza nuova agita i
personaggi della commedia sacra, i quali, perdendo saldezza,
acquistano mobilità, non formano più un insieme ordinato e
grande, ma trovan vita maggiore nel frastaglio della composi-
zione. Così dicasi dell’altra scena dell’Adorazione e del Sogno
de’ Magi e di Giuseppe, dove l’angiolo appare ai Re animan-
doli, agitandoli nel sonno. La Stracve degl’iunnocenti è una
N”