Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

pede), sostenevano l’uno un Sa7z Michele (fig. 164), accurata 
ma debole figura del maestro; l’altro un Arcole (fig. 165), 
divorato da lue, proprio del seguace che intaglia seccamente 
ogni forma, e toglie saldezza nell’architettura de’ corpi. * 
Compiuto il pulpito di Pisa, Giovanni eseguì il sepolcro 
della imperatrice Margarita di Lussemburgo, moglie di En- 
rico VII, morta di peste in Genova nel 1311. Un documento 
del 1313, scoperto dall’Alizeri, ci fa conoscere come En- 
rico VII affidasse a Giovanni Pisano di comporre la se- 
poltura della imperatrice, la quale stette sino nel 1798 in 
San Francesco di Castelletto. Distrutto il mausoleo, traspor- 
tati i resti nella Villa Brignole a Voltri, esso non può rico- 
struirsi neppure idealmente. Oggi, nel palazzo Bianco, si veg- 
gono alcuni frammenti dell’opera di Giovanni Pisano (fig. 166): 
1 Attorno al pulpito erano incise due iscrizioni. La prima così suona : 
LAVDO DEVM VERVM PER QVEM SVNT OPTIMA RERVM 
QVI DEDIT HAS PVRAS HOMINEM FORMARE FIGVRAS 
HOC OPVS HIC ANNIS DOMINI SCVLPSERE JOHANNIS 
ARTE MANVS SOLE QVONDAM NATIQVE NICHOLE 
CVRSIS VNDENIS TERCENTVM MILLEQVE PLENIS 
JAM DOMINANTE PISIS CONCORDIBVS ATQVE DIVISIS 
COMITE TVNC DICO MONTISFELTRI FREDERICO 
HIC ASSISTENTE NELLO FALCONIS HABENTE 
HOC OPVS IN CVRA NEC NON OPERE QVOQVE JVRA 
EST PISIS NATVS VT JOHANNES ISTE DOTATVS 
ARTIS SCVLPTVRE PRE CVNCTIS ORDINE PVRE 
SCVLPENS IN PETRA SIGNO AVRO SPLENDIDA TETRA 
SCVLPSERE NESCISSET VEL TVRPIA SI VOLVISSET 
PLVRES SCVLPTORES REMANENT SIBI LAVDIS HONORES 
CLARAS SCVLPTVRAS FECIT VARIASQVE FIGVRAS 
QVIS QVIS MIRARIS TVNC RECTO JVRE PROBARIS 
CHRISTE MISERERE CVI TALIA DONA FVERE - AMEN - 
La seconda iscrizione. pure tratta dall’arch. Roncioni, stava nella base del 
pulpito : 
CIRCVIT HIC AMNES MVNDI PARTESQVE JOHANNES 
PLVRIMA TEMPTANDO GRATIS DISCENDA PARANDO 
QVEQVE LABORE GRAVI NVNC CLAMAT NON BENE CAVI 
DVM PLVS MONSTRAVI PLVS HOSTITA DAMNA PROBAVI 
CORDE SED IGNAVI PENAM FERO MENTE MAVI 
VT SIBI LIVOREM TOLLAM MITIGEMQVE DOLOREM 
ET DECVS IMPLOREM VERSIBVS ADDE ROREM 
SE PROBAT INDIGNVM REPROBANS DIADEMATE DIGNVM 
SIC HVNC OVEM REPROBAT SE REPROBANDO PROBAT
	        
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