Full text: La scultura del Trecento e le sue origini (4)

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Maestri senesi divulgatori dell’arte pisana — Nicola di Montefonte, scultore degli 
amboni di Benevento — Tino di Camaino capomaestro del Duomo pisano — 
Suo cenotafio del card. Petroni a Siena — Sue opere in Firenze — Monumenti 
angioini eseguiti da Tino a Napoli — Suoi bassorilievi con le storie di Santa Ca= 
terina in Santa Chiara di Napoli — Seguaci di Tino napoletani e toscani in 
questa città — Pacio e Giovanni da Firenze — Loro cenotafio per re Roberto — 
Altri loro monumenti sepolcrali — imitazioni napoletane dei modelli toscani — 
Lorenzo Maitani e suo figlio Vitale, Meo è Nicola Nuti a Orvieto — Loro bas= 
sorilievi nella facciata del Duomo -—- Cooperatori fiorentini nella scultura di 
quei bassorilievi — Altre opere della scuola del Maitani — 11 monumento di 
Benedetto XI a Perugia — Goro di Gregorio a Massa Marittima e a Messina — 
Agostino e Agnolo di Ventura senesi — Cenotafio di Guido Tarlati nel Duomo 
di Arezzo — Giovanni d’Agostino, collaboratore e continuatore di Agostino, 
d’Agnolo a Grosseto e a Siena — Altre opere eseguite dai tre soci Agostino, 
Agnolo e Gio. d’Agostino, ad Arezzo, Siena è Pistoia - Bassorilievo dell’arca 
di Sant’Ottaviano a Volterra — Cellino di Nese a Pisa e a Pistoia. — Niccolò 
di Cecco del Mercia e sano (di Matteo ?) da Siena e le sculture da essi eseguite 
nel Duomo di Prato, insieme con Gio. di Francesco Fetti da Firenze — Gano 
di Siena a Casole — Monumenti di Tommaso d’Andrea, vescovo di Pistoia, © 
di Ranieri del Porrina — Altre opere probabili di Gano a Perugia — Angelo e 
Francesco di maestro Pietro d’Assisi cortonesi — L’arca di Santa Margherita 
da Cortona. 
Ta scultura senese del Trecento, divulgatrice dell’arte di 
Giovanni Pisano, è in parte incognita, in parte mal cognita, 
tanti sono stati gli errori del Vasari a proposito de’ maestri 
senesi, tanta la dispersione delle loro opere, tanti infine i 
giudizî su queste detti e ripetuti a sproposito. Di Lando di 
Piero e di Ramo 1 di Paganello, celebrati al loro tempo, 
1 I] BertaAUux, nella sua opera: Santa Maria di Donna Regina e l’arte senese 
a Napoli nel secolo XIV (Napoli, 1899)» pubblica una lettera del 1314 consegnata 
a Magister Ramulus de Senis, che doveva recarsi a Orvieto ad acquistare marmi 
e musaici, per la decorazione del palazzo di Bartolomeo da Capua, protonotario 
del Regno, ed anche allo scopo di condurre a lavorare in esso esperti maestri. 
Che quel Ramulus fosse Ramo di Paganello? 
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